Venite adoremus
- Autore: Pierfrancesco Palazzotto
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2004
“Venite adoremus” (Associazione amici dei musei siciliani, 2004) è un testo dell’autore Pierfrancesco Palazzotto che riporta un ricco repertorio iconografico riguardante il tema della Natività e del Presepe in generale, con dipinti e bassorilievi custoditi presso il Museo Diocesano di Palermo o negli oratori e nelle chiese della città. Sono valorizzate le opere d’arte, segno della fede nel Dio che si è fatto uomo, e che a Betlemme è venuto “ad abitare in mezzo a noi”. Queste rappresentano il segno della cultura di una città importante e straordinaria, in cui s’intrecciano vicende e popoli con presenze internazionali che non sfuggono alla sensibilità dell’arte che le registra, le sedimenta nel gusto cittadino, se ne appropria e le rende visibili. La pubblicazione ha fatto seguito ad una mostra che ha coinvolto, oltre al Museo Diocesano, tredici tra le chiese e oratori cittadini e offre, attraverso le opere illustrate, l’idea di come a Palermo sia sempre stato coltivato con devozione e partecipazione questo rito importante e fondamentale della cultura cattolica. La prima opera illustrata è la Natività della volta della chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio (Martorana), del 1143. È un mosaico di intensa e straordinaria suggestione in cui la Madonna appare seduta su una coltre bianca che fa risaltare il manto azzurro. Essa non è più posta in forma ieratica, frontale, inespressiva e bidimensionale. Come nota l’autore, insolita appare la
“posizione della Vergine, il cui corpo è soggetto ad una torsione (le gambe da un lato e le braccia da un altro), e soprattutto per il fatto che Gesù sia in braccio alla levatrice e non all’interno della vasca”
Inoltre la Madonna ha un atteggiamento di tenerezza e di affettuosità nei confronti di Gesù Bambino, è colta, infatti, in un momento in cui lo sta amorevolmente accarezzando. Segue, dalla Bottega di Guglielmo da Pesaro, la Natività e Adorazione dei Magi che è una pittura su pergamena del 1452-53. Essa è tratta dal “Breviarum secundum consuetudinem Panormitanae Ecclesiae” (raccoglie i testi della Liturgia delle Ore). È uno dei libri liturgici che costituisce il Capitolo della Cattedrale, che fa oggi parte delle collezioni dell’Archivio Storico Diocesano. In quest’immagine i personaggi sono pochissimi, manca San Giuseppe, ci sono i tre Magi che portano i doni e sono in ginocchio, mentre la Madonna ha in braccio il Bambino. Seguono opere di artisti anonimi o di autori molto noti come Francesco Laurana, i Gagini, Vincenzo degli Azani da Pavia, Geronimo Gerardi, pittore fiammingo il cui nome originale è Guilliam Walsgart, e tanti altri autori che attestano la vivacità culturale di Palermo nel corso dei secoli. La copertina del libro rappresenta la grande assente alla mostra cui questo testo fa seguito, la “Natività con adorazione dei Pastori e i Santi Lorenzo e Francesco" dipinta da Caravaggio per l’oratorio di S. Lorenzo intorno al 1609.
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