Vertigine di Franck Thilliez

Jonathan Touvier è un ex alpinista che ha scalato le vette più alte del mondo. Assiste ora la moglie Francoise che, colpita da leucemia, è ricoverata in ospedale in attesa di trapianto. Quando Jonathan si risveglia si trova in una grotta: è dolorante, paralizzato dal freddo e bloccato da una catena al polso.
Ecco l’inizio di Vertigine (Fazi 2023) il thriller di Franck Thilliez autore già apprezzato per noir quali Labirinti, Il sogno, Il manoscritto.
Il protagonista si accorge di trovarsi sul fondo di un abisso ghiacciato. Cosa ci fa qui e chi lo ha portato in questo luogo?
Il suo primo compagno in quella sinistra avventura è però una presenza nota a Jonathan: si tratta del suo cane Pokhara, un lupo cecoslovacco. Poi, il secondo

Il mio modesto alone di luce rivela l’inimmaginabile. Mi avvicino piano, annichilito. È dall’altra parte della linea rossa, sdraiato sul pavimento di pietra….l’uomo non è incatenato. Ma una maschera di ferro gli ingabbia la testa, il nero del metallo gli inghiotte il viso.

L’uomo ha in mano una lettera che Jonathan si affretta ad aprire ed a leggerne l’agghiacciante contenuto

Nella maschera di ferro, proprio sulla sommità del cranio, c’è una carica esplosiva corredata da un meccanismo che la innescherà in caso di allontanamento superiore ai cinquanta metri dai suoi compagni in catene.

Compagni? Chi è con loro in quella grotta spettrale? Ecco allora i due uomini al buio e con il solo aiuto dell’acetilene cercare qualcun altro. Lo trovano poco dopo: è giovane con occhi piccoli e rotondi. I tre si guardano: si sono tutti risvegliati in quel luogo spaventoso e sconosciuto e similmente indossano lo stesso tipo di giubbotto ma sulla schiena di ognuno di loro è stata attaccata una scritta

Chi sarà il bugiardo? Chi sarà il ladro? Chi sarà l’omicida?

C’è un’altra presenza inquietante in quel luogo da brividi: poco distante da loro si trova il cadavere di un uomo, per i tre uno sconosciuto.
Gli uomini si riuniscono in una tenda trovata lì vicino e cercano di comprendere qualcosa di questa incredibile situazione. Scoprono di avere a disposizione un giradischi con due quarantacinque giri, una macchina fotografica e due sacchi a pelo. Cosa stanno facendo qui e perché? Chi li incolpa? Come uscire da questo abisso?
E perché loro?
Intanto i tre si trovano a fronteggiare difficoltà di sopravvivenza : le stalattiti crollano, le frane si accumulano, il freddo li trafigge e la fame li divora ma, comunque, lottano per sopravvivere.
Saranno costretti a gesti inimmaginabili, anche animaleschi pur di non morire.
Quel che non si capisce è il perché siano in quella grotta e soprattutto se ci sia qualcosa che li leghi.

Franck Thilliez conduce i lettori, insieme ai tre uomini, in una storia da capogiro.
Vertigine è un thriller mozzafiato, incomprensibile fin verso il finale e, proprio per questo, molto ben costruito. Ma c’è di più: l’autore trasfonde con sottile abilità considerazioni sull’amicizia, sulla paura, sulla codardia, sul tradimento, sul libero arbitrio e sugli eventi buoni e cattivi di un passato anche celato a sé stessi...perché il passato, soprattutto se importante, non si cancella completamente mai.