Via Ripetta 155
- Autore: Clara Sereni
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2015
Una delle più note scrittrici contemporanee narra in prima persona, a cuore aperto, la sua storia di ventenne inquieta in una stagione storica, quella del sessantotto, di grandi speranze e di grandi cambiamenti.
Ho sempre amato Clara Sereni per il suo impegno politico e sociale. Ammiro la sua storia e, in quest’ultimo romanzo, il coraggio di parlare di sé, della sua personale rivoluzione, senza censure e senza remore.
Siamo nel 1968 e Clara, appena diciannovenne, in rottura con il padre Emilio Sereni (senatore, ministro dei governi De Gasperi, dirigente comunista, antifascista, ebreo, scrittore e, non di poco conto, multilingue), lascia la casa paterna e intraprende un percorso indipendente lontano dagli agi e dalla famiglia. Una generazione senza eguali sarà quella alla quale apparterrà Clara, in contrasto con tutto e con tutti.
Con levità il lettore entra nei ricordi dell’autrice, negli anni che racchiudono il decennio 1968-1977 e, tra ciclostili e cortei in piazza, la si vedrà giungere all’incontro inatteso con Stefano, con il quale da quella sera e per i trent’anni successivi, formerà una coppia indivisibile.
“Che io cantassi aveva contribuito a esacerbare i contrasti con mio padre, che investivano ogni e qualsiasi aspetto della mia vita: la politica innanzitutto, con la mia scelta di non iscrivermi al PCI e invece restare un cane sciolto, più interessata al nuovo anziché alla ferrea tradizione famigliare: e poi abbigliamento e trucco… gli orari in cui rientravo a casa. Non ero in grado di tenergli testa, per le sue capacità dialettiche, per i suoi saperi che mi schiacciavano, per il rispetto- paura che mi incuteva.“
Con i pochi soldi a disposizione, Clara va a vivere in Via Ripetta 155, in una casa un po’ malconcia ma tutta sua, nella Roma fra Campo di Fiori e piazza del Popolo, a cinque minuti da piazza Navona, dove ci s’incontrava la sera con i compagni a discutere. Firmò il contratto d’affitto nel giorno dell’elezione di Nixon e a pochi giorni di distanza dalla condanna a morte di Alexandros Panagulis, nella Grecia dei Colonnelli. Era felice di quel piccolo appartamento tutto suo, una vita in comune con inquilini che arrivavano e andavano via, con la fame che si faceva sentire e sognare panini al prosciutto e il freddo che gelava le ossa. Si divideva tra tanti piccoli lavori, traduzioni veloci, baby sitter quand’era necessario e quello importante di segretaria all’Anac, l’associazione dei cineasti. Determinata nel suo impegno politico, amava cantare alle feste dell’Unità con Giovanna Marini, frequentare il Folkstudio dove si esibivano i fratelli Luigi e Francesco De Gregori, e scrivere racconti. Erano gli anni della guerra in Vietnam, delle stragi di Milano e Brescia e dell’assassinio del commissario Calabresi che lo vivemmo come appartenente a un’altra storia, una storia di altri. A Milano venivano colpite le associazioni dei partigiani, la legge sul divorzio passò, e tra la gente si iniziò a sussurrare le parole Brigate rosse. Lo scandalo Watergate, con l’uscita di scena di Nixon, guerrafondaio e imbroglione, fece sperare in un cambiamento della politica americana e di conseguenza nel mondo.
“Forse si poteva non pensare in modo ossessivo alla lotta, alle spie, alle guerre che insanguinano il mondo… forse si poteva provare a vivere senza sentirsi perennemente in colpa per tutti i diseredati, gli oppressi, i bombardati.“
Anche per Clara i cambiamenti sono in arrivo. Il suo primo libro sarebbe stato pubblicato, straordinariamente prima dei suoi trent’anni, e candidato al Premio Viareggio. E poi l’amore per Stefano.
“Il suo essere intellettuale, ma così diverso da mio padre che usava con me cultura e politica come muraglia e arma contundente. Stefano invece la sua cultura voleva condividerla, mi si faceva insegnante senza farlo pesare troppo.“
Era pronta a lasciare la casa in Via Ripetta 155, simbolo di una rivoluzione forse arrivata al termine, di un sogno politico infranto, ma con la consapevolezza di voler vivere il bene di essere una coppia.
Un romanzo autobiografico che racconta senza nostalgia e rimpianto un periodo storico che appartiene a tutti noi. La scrittura di Clara Sereni, un viaggio al femminile, è capace di congiungere straordinariamente la memoria privata e la memoria storica.
Via Ripetta 155
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