Viaggio nella Cappella Sistina di Alberto Angela

Per un appassionato d’arte cosa c’è di più bello della Cappella Sistina, soprattutto se viene spiegata ed analizzata da Alberto Angela? Genio, proprio come suo padre, riesce, senza alcuna sorpresa, ad avvicinarci agli affreschi, a farceli apprezzare, ci insegna a leggerli e a comprenderli con un linguaggio semplice ma dettagliato, comprensibile a tutti ma ricercato.

In “Viaggio nella Cappella Sistina” emerge tutta la sua eleganza, la sua impareggiabile cultura, la sua passione sfrenata per la storia e per l’arte. Consegnandoci la chiave di lettura per comprendere gli affreschi della cappella, analizza una per una tutte le opere senza alcuna preferenza o giudizio soggettivo, inoltre ci informa su aneddoti, curiosità, personaggi, usi e costumi di quell’epoca, strettamente collegati alla Cappella Sistina, per non parlare delle brevi ma concise biografie degli artisti e dei papi.
Alberto Angela ci permette di ammirare e di cogliere qualsiasi particolare ma anche di apprezzare capolavori come La creazione di Adamo o Il giudizio universale che, a causa della troppa confusione, non si riescono ad ammirare come si dovrebbe all’interno della cappella.

In questo volume Michelangelo non è il protagonista, non è il genio ma uno dei tanti artisti che hanno realizzato questo tesoro tutto italiano, simbolo del Rinascimento. Michelangelo non primeggia, non scavalca gli altri anzi, condivide la scena con artisti come Botticelli, Perugino, Biagio d’Antonio Tucci, il Ghirlandaio e Cosimo Rosselli.
Fantastica l’analisi delle fasce con le storie di Mosè e di Gesù che, come spiega Angela, vanno lette contemporaneamente poiché il Vecchio Testamento, con Mosè, fa da base al Nuovo Testamento che attinge spunti e riflessioni dal precedente ma lo completa; ecco così che negli affreschi Il passaggio del Mar Rosso e La vocazione di primi apostoli il mare diventa protagonista: mare simbolo di salvezza, nel primo caso diventa passaggio, attraverso la divisione delle sue acque, nel secondo caso riesce a sfamare uomini diversi, accomunati da un miracolo divino. Mosè guida gli ebrei verso la terra promessa, Gesù forma la sua squadra di apostoli per diventare pastore di tutta l’umanità. Ecco che Mosè e Gesù si guardano, proprio come Dio e Adamo o come Gesù e gli uomini (nel Giudizio Universale) ed ognuno ha qualcosa da apprendere dall’altro; i due guardandosi si completano: vecchio e nuovo sono facce della stessa medaglia.

Lasciamoci dunque trasportare dalla bellezza degli affreschi e dalla maestria di Alberto Angela in un libro unico da tenere in libreria.