Vieni a prendermi
- Autore: Javier Marías
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2016
La casa editrice Gallucci pubblica una nuova edizione di “Vieni a prendermi” (prima edizione 2012, titolo originale Ven a buscarme, traduzione di Ilide Carmignani, illustrazioni di Marina Seoane Pascual), il primo libro per bambini di Javier Marías, autore rilevantissimo, nato a Madrid nel 1951 e considerato uno dei più importanti scrittori spagnoli contemporanei.
“Héctor aveva otto anni e viveva con i genitori e la sorella minore, Marina”.
Ogni estate, Héctor e Marina, entrambi dai capelli e occhi scuri ma con la carnagione chiara, trascorrevano qualche tempo in una casa che i nonni possedevano in un paese vicino a un bosco. Il primo giorno del loro arrivo era scandito dal solito rituale. La nonna, una simpatica signora dai capelli bianchi raccolti in uno chignon, accompagnava i nipoti nel bosco e con un pennello e un “secchiellino” di vernice verde disegnava una grande X sul tronco.
“Questa estate potete arrivare fino a qui. Non un passo di più”
li ammoniva bonariamente la nonna. Il bosco era abitato da tanti alberi alti e molto fitti. Un luogo così magico e particolare non poteva che attrarre la curiosità dell’intraprendente ragazzino. Infatti, Héctor disobbediva sempre mentre alla sorella proibiva di spingersi oltre. “Lui si addentrava nel bosco”. Superare il confine tracciato dalla nonna, era una tentazione troppo forte per il bambino. Un giorno dopo essersi lasciato alle spalle il fusto segnato, Héctor aveva visto un pezzettino di metallo che spuntava dal terreno. Pensando che potesse essere sepolto un tesoro, il ragazzino si era messo a scavare con le mani e aveva tirato fuori una vecchia scatola di biscotti.
“Il coperchio si aprì a fatica, perché era chiuso da molto tempo”.
Che gran delusione per il chico quando aveva visto che la scatola non conteneva né monete, né oro, né gioielli, e nemmeno una mappa! “Solo una foto e una lettera”. La fotografia ritraeva una bambina di circa la sua età ma con vestiti di un’altra epoca, come quelli di sua madre da piccola.
“Caro Sconosciuto, quando leggerai queste righe per favore vieni a prendermi. I miei genitori mi portano in città, ma io non voglio andarmene. Voglio restare qui. Aiutami. Grazie, un bacio”.
La missiva era firmata Clelia, lo stesso nome scritto dietro alla fotografia. Il viso all’antica della bambina, capelli scuri legati da due codini ai lati delle orecchie, aveva colpito la fantasia del bambino.
“Parve più bella di tutte quelle che conosceva, sia in paese che in città”.
La misteriosa e sconosciuta Clelia aveva inviato a Héctor il primo bacio ricevuto da una chica. Da un tempo lontano era giunto un grido di aiuto da una ragazzina che aveva stregato il già innamorato ragazzino. Malgrado fossero passati tanti anni, Héctor pensava a come fare per aiutare Clelia. Tutte le sere il ragazzino guardava la foto e rileggeva la lettera. “Sentiva il desiderio di aiutarla”. La abuela (la nonna) di Héctor sarebbe stata risolutiva nello svelare l’identità della fascinosa Clelia donando al nipote l’emozione del primo amore. Il debutto nella letteratura per l’infanzia del grande scrittore spagnolo il quale con la sua sensibilità, si avvicina all’universo infantile dopo aver affascinato gli adulti con i suoi romanzi. Nel poetico albo è possibile ritrovare la stessa intensità e il sentimento espresso dall’autore di “Gli innamoramenti” (Einaudi, 2012), perché anche il piccolo cuore di un bambino avverte quando arriva l’amore.
“Voglio che sappia che qualcuno ha trovato la sua lettera e che sono stato io”.
Vieni a prendermi
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