Villa Metaphora di Andrea De Carlo

E’ finalmente nelle librerie da novembre 2012 con Bompiani l’ultimo libro dello scrittore contemporaneo italiano che amo di più: Andrea De Carlo! Cercherò di non essere di parte nel raccontarvi l’intrigante bellezza di questo libro che, nonostante la "mole", si legge con estremo piacere.

Villa Metaphora è un’attenta analisi della situazione italiana dei nostri tempi, con riferimenti neanche tanto velati ad alcuni dei personaggi politici e non che occupano quasi quotidianamente le pagine dei nostri giornali.

La vicenda si snoda completamente in una piccola isola vulcanica ai margini estremi del Mediterraneo meridionale, Tari. Un intraprendente architetto milanese ha la brillante intuizione di ristrutturare un antico casale per trasformarlo in un pregiato resort di lusso, abbarbicato sulle impervie rocce del versante disabitato dell’isola e raggiungibile solo via mare, Villa Metaphora, il posto ideale per ospiti prestigiosi alla ricerca di una vacanza fuori dagli schemi. Gli ospiti sono tutti ricchi e famosi, in cerca di qualche giorno di tregua dalle pressioni del mondo. Una storia avventurosa, con risvolti a volte drammatici, sicuramente ironica e con risvolti sentimentali.

La vicenda è raccontata secondo il punto di vista dei diversi personaggi: l’architetto e imprenditore milanese proprietario del resort, Gianluca Perusato; Lucia, la sua procace e avvenente assistente e amante tarese; Carmine, il cugino di lei, giovane marinaio tuttofare, nato anche lui sull’isola; un potentissimo banchiere tedesco, coinvolto in uno scandalo sessuale, e sua moglie, la signora Poulanc, una giornalista francese in incognito; due anziani coniugi italiani con la predisposizione al gioco delle deduzioni; una star del cinema americano, personaggio frivolo dai risvolti inaspettatamente profondi, e suo marito, inventore di un metodo brevettato per risolvere i problemi altrui; una giovane italo-irlandese alla ricerca delle sue origini; un falegname dall’animo artistico, Paolo Zacomel; uno star-chef spagnolo che soffre di isolofobia; un politico italiano in cerca di sostegno da parte dei “poteri forti”.

La potenza prorompente della natura impervia stupisce i personaggi, trasformandoli, acuendo le spigolosità dei loro caratteri e le inevitabili fragilità di ognuno. Quattordici modi di pensare e di conseguenza quattordici stili narrativi diversi e ben distinti dagli altri. Particolare la presenza di Lara Laremi, un personaggio che rimanda il lettore affezionato a Guido Laremi, il protagonista del meraviglioso "Due di due". E’ proprio la dolcezza di Lara a conquistare il cuore inaridito di Paolo Zacomel, il personaggio che più di ogni altro ricorda lo scrittore, per la profondità del suo essere a contatto con la natura, scevro di ogni superficialità.

Un libro avvincente, che pagina dopo pagina cattura il lettore, portandolo sulle terrazze ventilate del resort, ad ammirarne lo splendido paesaggio e a condividerne tutto, anche le prepotenti calamità naturali, che sconvolgeranno inaspettatamente il finale del libro. Non mancano colpi di scena, momenti di suspense e di alte emozioni. Leggetelo: chi non conosce ancora Andrea De Carlo lo amerà senza riserve...