Tra i numerosi modi di dire italiani c’è anche questo: "Hai vinto, ma la tua è una vittoria di Pirro". Cosa significa?
Questa frase si usa per indicare una vittoria risicata, tanto da essere di danno al vincitore. Ma procediamo con ordine: chi era Pirro?
Chi era Pirro?
Pirro era nel III secolo a.C. il re dell’Epiro, regno a nordovest della Grecia, grossomodo corrispondente all’odierna Albania, legata da rapporti di amicizia con la polis Taranto.
Un giorno accadde che i Romani, per motivi commerciali, attaccassero la città e la ponessero sotto assedio. E il sovrano, per interesse e per poter un giorno diventare padrone della regione, accettò di difenderla con l’esercito e gli elefanti, e attaccò i Romani, i quali, non conoscendo gli animali suddetti, furono sconfitti, combattendo però valorosamente e vendendo cara la pelle.
Il re epirota si trovò così vittorioso, ma con un esercito disfatto e in un paese straniero, tanto che per evitare degli attacchi di sorpresa fu costretto alla pace con i Romani, i quali nel frattempo si erano riorganizzati.
Cos’è una vittoria di Pirro?
Ancora una volta la storia ci insegna il nostro modo di parlare. È così passato in uso il detto "vittoria di Pirro" per indicare una condizione apparentemente vantaggiosa, ma che nasconde gravi perdite e la possibilità di una sconfitta.
Essa è usata in ambito giornalistico, soprattutto sportivo, e in quello politico, per indicare una vittoria elettorale molto risicata e non del tutto certa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Vittoria di Pirro: cosa significa?
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