Viva la vida! di Pino Cacucci

“¡Viva la Vida!” di Pino Cacucci è un libro straordinario: non solo per l’argomento di cui tratta, ma perché lo fa davvero in poche pagine e ognuna di esse è una potente sferzata per il lettore.

Prima di mettermi a leggere questo romanzo, che si presenta sotto forma di monologo interiore, non avevo se non una vaga idea di quella che potesse essere stata la vita di una delle più grandi artiste del secolo scorso: Frida Kahlo. Ecco, questo libretto porta dritti al cuore della pittrice messicana, spiegandoci i motivi che la portarono ad essere una tra le più grandi donne di quell’epoca, e lo fa attraverso la voce della stessa Frida.

Innanzitutto i sogni: per Frida, costretta alla reclusione da sbarre impossibili da piegare, le sbarre della malattia per sempre, quelle della deturpazione fisica che la priverà di molte delle gioie che può dare la vita, quelle del dolore cronico, da sedare con morfina o alcool, i sogni sono la chiave per evadere.
Frida racconta di aver sognato così tanto da essersi perfino intossicata di sogni e che il solo modo che aveva per uscire di casa era quello di disegnare una porta sul vetro appannato della finestra della sua stanza. Da quella porta Frida usciva e si incontrava con la sua migliore amica, quella che mai l’aveva giudicata e che sempre l’aveva fatta ridere. Un’amica priva di nome, un’amica che esisteva e basta.

Poi la passione: per la vita, alla quale mai smise di aggrapparsi, nonostante tutto, nonostante la sfortuna fisica che le ammalava anche la mente per la sofferenza, Frida non lasciò mai che la morte - seppure ne avvertisse forte la presenza - prendesse da lei più di quel che già aveva fatto.
E la passione per Diego Rivera, acclamato artista, pittore di murales, dalla vita tumultuosa - genio e sregolatezza - di cui ella si innamorerà perdutamente e in modo irrisolvibile e di cui diventerà la moglie.

“Frida è una ragazza intelligente e incantevole, ma… si porta dentro un demone. Un demone nascosto.”

Così dice di lei il padre al futuro marito poco prima delle nozze, e lo scrittore Pino Cacucci ce lo svela, questo demone, insieme ad una vita e ad un modo di affrontarla che ancora oggi hanno dell’incredibile.