Viva tutto! di Franco Bolelli e Lorenzo Jovanotti Cherubini

Viva tutto! è il titolo perfetto per questo libro. Un inno alla vita, alle cose della vita, alle cose del mondo, all’universo. Viva tutto è un libro scritto a quattro mani da Franco Bolelli, filosofo e scrittore italiano, e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Viva tutto è la raccolta di mail che i due si scrivono per parlare e parlano proprio di tutto e parlando di tutto finiscono per raccontare di se stessi. Si conoscono, stringono un legame invidiabile, nel senso che qualsiasi persona appassionata di scrittura troverebbe bellissima la forma epistolare per parlare con qualcuno, soprattutto se è qualcuno che stimiamo, con cui vogliamo aprirci. I due autori si aprono, guardano a fondo, si raccontano le vicende personali del periodo, vedono il mondo, lo osservano curiosi e pieni di domande. Sono uno lo specchio dell’altro, l’immagine che ricevono di loro stessi e del mondo è un inno felice alla vita, anche quando si mostra poco madre e molto matrigna. Un inno che canta la bellezza e la meraviglia, il mondo che cambia, l’evoluzione e i passi indietro della società.

Un racconto sincero, non esatto, ma sincero. Non c’è verità universale in queste pagine, ci sono punti di vista, opinioni sincere e la sincerità è un valore che non è mai facile cogliere. Viva la scrittura, allora, quando è sincera e quando scava in profondità e allo stesso tempo vola con leggerezza sulle cose. Viva l’amicizia, quando qualcuno ce la racconta e ce la regala. Viva la vita, quando la incontriamo nelle pagine di un libro. Viva tutto.

Recensione di Chiara Pellegrini

Durante la realizzazione dell’ultimo disco, durata ben nove mesi, Jovanotti e Franco Bolelli si sono inviati delle mail praticamente ogni giorno. Queste mail, dense di racconti e di emozioni, sono state raccolte in questo libro dal titolo “Viva tutto!”, un titolo emblematico che rappresenta l’energia che tutti noi dovremmo avere ogni giorno della nostra vita e la felicità con cui sarebbe giusto guardare questo mondo.

Le mail si susseguono pagina dopo pagina (quelle di Jovanotti segnate con una J e quelle di Bolelli segante con una F), ma le loro voci si intrecciano tra loro sino a confondersi e creare una vera e propria armonia. Un’armonia è fatta di note che in questo caso sono frammenti di vita, brevi racconti, emozioni, pensieri o idee su tutto ciò che ci circonda. Ed ecco allora che si parla di cultura, di arte, delle donne iraniane e di Valentino Rossi, dei boschi, dei viaggi, del web e di Teresa, la figlia di Jovanotti. Si parla di religione ed evoluzione, di filosofia e di musica, del bassista Saturnino e di tecnologia.

È un libro particolare, strano, un libro che non sembra poter essere catalogato all’interno di alcun genere. È un libro di riflessioni, questo forse dovremmo dire, un libro di riflessioni che può essere letto come ognuno preferisce quasi come fosse una strada ricca di diramazioni in cui ognuno è libero di scegliere la propria direzione. “Per me il libro”, afferma Jovanotti, “deve essere un flusso senza nessun capitolo, che ci puoi entrare da ogni punto e uscirne quando vuoi”.

Un libro che è una vera e propria vertigine di pensieri che invece di creare caos crea gioia, voglia di mettersi in discussione, voglia di urlare Viva! a qualsiasi cosa si incontri sulla nostra via.

Recensione di Camilla Biagini