Vivere stanca
- Autore: Jean-Claude Izzo
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: E/O
- Anno di pubblicazione: 2011
Jean Claude Izzo è molto di più di uno scrittore di genere: è l’anima della città di Marsiglia. Dopo aver recensito romanzi e saggi ho il piacere di parlare della raccolta di racconti Vivere stanca (E/O, 2011, trad. F. Doriguzzi), nella quale l’autore riprende le tematiche dell’emigrazione e dell’abbandono.
I protagonisti dei racconti sono dei perdenti per i quali è impossibile cambiare vita. Ad esempio, in Cane notturno" Gianni, ex terrorista italiano, vuole cambiare il suo passato, ma è costretto a subire morte e violenza da parte di due skinhead apparentemente vincitori, ma anche loro in effetti vittime di un sistema sbagliato; o come la giovane donna del primo racconto, che muore accanto all’amato.
Anche l’amore può diventare una pura illusione, come nel caso di Giovanni, scapolo attempato che spera nell’amore in Aspettando Gina: Gina arriverà, ma non sarà un incontro felice.
Ma non c’è solo l’amore a rendere difficile la vita. La diversità invece di essere una risorsa è percepita come un pericolo in Falsa primavera, dove un uomo perbene è vittima dei pregiudizi verso una intera razza.
Perdenti si può diventare se si perde una sicurezza importante, come il lavoro, nel racconto In fondo al molo, in cui viene rievocata la lotta degli scaricatori di Marsiglia che perdono il posto a causa della ristrutturazione del porto. Non importa se si condanna la gente alla miseria: è il progresso. Gerard si trova a dover fare i conti con una vita che si rivela inutile.
E infine l’omaggio di Izzo alla sua creatura letteraria Fabio Montale in Un inverno a Marsiglia, racconto già comparso nella raccolta di articoli Aglio, basilico e menta, in cui il poliziotto contesta l’idea di un sociologo che il crimine o il suicidio sia prevedibile come le stagioni in quanto gli esseri umani non sono logici come si vorrebbe far credere e lo dimostra che Joelle, una giovane donna che ha ucciso ilo fidanzato, si è uccisa il giorno di Natale senza aspettare le parole di conforto di Montale la cui angoscia diventa un modo per rievocare Marsiglia.
Le edizioni E/O hanno fatto un’opera meritoria nel pubblicare Izzo e i suoi racconti sono pregevoli e facilmente leggibili anche per le illustrazioni che li accompagnano. Consigliatissimo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Vivere stanca
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