Voglia di libri
- Autore: Mario Andreose
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2020
Che bel titolo ha scelto Mario Andreose per il suo libro da poco pubblicato da La Nave di Teseo, l’ultima casa editrice che viene nominata, raccontata, descritta dopo tutte le altre con cui questo intellettuale intriso di letteratura, editoria, libri, autori, pubblicazioni, viaggi, trasferimenti, cambi di mestiere, con cui ha attraversato buona parte del secondo Novecento, per arrivare fino ai nostri giorni, quelli della pandemia.
“La voglia di libri non è venuta meno con la pandemia, anzi. C’erano dei bravi librai di quartiere che, pur con le saracinesche abbassate, rifornivano, porta a porta, i clienti abituali rinchiusi a casa. Le società di vendita per corrispondenza hanno visto i libri balzare tra gli articoli più richiesti, sia in forma stampata sia in forma elettronica.”
Con queste affermazioni rasserenanti si apre Voglia di libri, nel quale mi sono letteralmente tuffata, pieno com’è di aneddoti, racconti, descrizioni del mondo degli editori, delle grandi case editrici che hanno permesso agli italiani, dopo la Seconda guerra mondiale, di poter finalmente leggere in traduzione i grandi capolavori che il fascismo aveva censurato, mentre gli autori italiani potevano finalmente esprimersi con la libertà che compete agli artisti. Attraverso il racconto delle sue vicende personali, vediamo Andreose, a Milano in cerca di lavoro, cominciare giovanissimo come correttore di bozze presso Alberto Mondadori, che aveva lasciato la grande casa editrice di famiglia per fondare il Saggiatore. Lì il primo incontro importante, quello con Giacomo Debenedetti, comunista, voce profonda, doppiopetto grigio chiaro, e un libro, 16 ottobre 1943, un “capolavoro della letteratura della memoria”.
Difficile seguire i lunghi percorsi professionali di Andreose, che incontra nel suo viaggio Valentino Bompiani, George Manina dei Fratelli Fabbri, Livio Garzanti e infine La nave di Teseo, l’avventura voluta da Umberto Eco con Elisabetta Sgarbi.
Quello che più colpisce in questo libro sono i ritratti di tanti scrittori che sono parte della nostra vita di lettori, e che qui vengono visti da vicino, con la lente dell’amicizia e della collaborazione che li lega all’autore. C’è Alberto Moravia, l’autore giovanissimo de Gli indifferenti, che stenterà poi a scrivere il secondo romanzo, Le ambizioni sbagliate, dopo sei anni di faticosa gestazione, e solo dagli anni cinquanta in poi avrà il successo come intellettuale che merita. C’è la storia purtroppo breve di Pier Vittorio Tondelli, in un capitolo che lo vede a Rimini, nel 1985, a presentare il romanzo omonimo nel Grand Hotel di felliniana memoria. Evento straordinario, per il gran numero di partecipanti, che conferirà al giovane autore un successo editoriale dirompente. Poi un capitolo dedicato a Saul Bellow, grandissimo autore che io incontrai nel 1966, prima liceo classico: il professore d’italiano ci diede da leggere Le avventure di Augie March, che era uscito già da qualche anno, e poi io mi appassionai a questo scrittore ebreo, straordinari i suoi Herzog e Il pianeta di Mr. Sammler. Di romanzieri americani Andreose racconta anche del successo di Joseph Heller, l’autore di Comma 22, altro romanzo di iniziazione di noi lettori degli anni sessanta. Ricchissime anche le pagine dedicate ad altri due mostri americani, John Steinbeck e Woody Allen, che pubblica con Bompiani i suoi scritti curati e tradotti da Umberto Eco: Saperla lunga è una raccolta che lo stesso Eco aveva desunto da articoli pubblicati sul New-Yorker e Playboy, che ebbe un buon successo in seguito alla fama conquistata da Allen dopo la versione italiana del film Provaci ancora, Sam. Il successo americano de Il nome della rosa, primo in classifica come era successo solo per Il Gattopardo, quello dei libri pubblicati con Garzanti, capolavori come Il pasticciaccio di Gadda, i libri di Pasolini, Volponi, Parise, Magris, Calvino e anche di americani di successo come Truman Capote.
Insomma il libro di Mario Andreose per gli amanti dei libri, della letteratura, dell’industria editoriale, della critica letteraria, della saggistica, della lettura intesa come sguardo aperto sul mondo e sulla storia dei nostri tempi è una miniera senza fondo, un repertorio vastissimo, è una gioia per la scoperta di personaggi cari che avevamo letto, ma di cui non conoscevamo gli aspetti più privati, meno raccontati. Nomi noti, altri sconosciuti, riuniti nel racconto di questo libro: tutti insieme hanno costruito la cultura nel nostro paese, a tutti siamo grati.
Giovedì 4 febbraio 2021 Mario Andreose è stato ospite del ciclo di incontri @scrittorinsalotto. Ecco il video:
Voglia di libri
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