Warrior di Antonio Lanzetta

Un futuro apocalittico e tecnologico, ecco lo scenario della storia drammatica che Antonio Lanzetta racconta in “Warrior” (La Corte Editore, 2014, Collana Labyrinth, pp. 240).

Darius non ha più nulla, a parte la speranza e la sua determinazione.
Andurian, il suo mondo, è ora nelle grinfie di uno spietato dittatore, spietato e sanguinario.
La sua famiglia? Uccisa barbaramente, trattati alla stregua di animali.
La sua unica arma? La vendetta…

Darius è stato catturato, la sua vita risparmiata, ma non è una gran fortuna.
È ancora vivo perché è stato scelto come lottatore, un corpo che serve solo per dare spettacolo nelle arene di Xendria.
Un destino cinico e beffardo, un destino che gli ha risparmiato la morte per una sorte ancor peggiore.
Eppure Darius non ci sta, aspetta soltanto l’occasione propizia per dire la sua, a modo suo.
L’occasione finalmente arriva e lui la coglie al volo, riuscendo a liberarsi.
Il primo passo è fatto, ora non resta che trovare un modo per porre fine alla tirannia del perfido Caio Settimo.
Non sarà facile, eppure un modo ci deve pur essere…

Antonio Lanzetta dipinge per noi uno scenario apocalittico che sembra uscito dalla matita di Luis Royo.
Un futuro inquietante e affascinante, una storia che non lascia prender fiato al lettore neppure per un secondo.
Una vicenda che è lontana dalla nostra realtà, eppure sarò facilissimo immedesimarsi in Darius e nei suoi alleati, cuori e menti che chiedono soltanto giustizia.
Forse non l’otterranno, ma lotteranno fino alla fine per far tornare la luce in un mondo fagocitato dalle tenebre.
E questo, secondo me, è un messaggio bellissimo.