Winnie The Pooh, anche se non abbiamo letto i libri, visto i cartoni animati o i film, lo conosciamo tutti. È il tenerissimo orsetto goloso di miele, che se ne va sempre in giro con i suoi amici del Bosco dei Cento Acri: Pimpi, Tigro, Tappo e Ro.
E se Winnie The Pooh non fosse un orsetto? Winnie The Pooh era una femmina?
Winnie The Pooh era una femmina, vediamo perché
Sembra proprio che le nostre convinzioni siano sbagliate. Winnie The Pooh era una femmina. O meglio, l’orsetta che ispirò l’intera storia era una femmina. Lo afferma la scrittrice Lindsay Mattick, autrice di La vera storia dell’orso Winnie, un libro che racconta tutta la storia dell’orso protagonista dei racconti di A.A. Milne, e che in Italia è edito da Mondadori.
Sembra infatti che ad ispirare Milne non era stato un orso maschio bensì una femmina, di nome Winnie, che l’uomo vedeva spesso allo zoo di Londra in compagnia del figlio Cristopher Robin.
Winnie, l’orsacchiotta dello zoo di Londra, era stata lasciata nello zoo londinese dal proprietario, Harry Colebourn, un luogotenente canadese che dirigeva il reparto veterinario dell’esercito di Sua Maestà, quando fu chiamato alle armi in Francia. All’inizio del 1914 Colebourn aveva acquistato, per circa venti dollari, una cucciola rimasta orfana, convinto di poterla addestrare e portare con sé, e la chiamò Winnipeg, la sua città natale, abbreviando il nome in Winnie. Purtroppo la guerra li divise, ma Coleburn non abbandonò Winnie: la lasciò allo zoo, dove morì nel 1934 .
Lindsay Mattick, l’autrice di questo libro di approfondimento su Winnie The Pooh è la bisnipote di Colebourn, e ha spiegato tutta la vicenda del vero orso che sta alla base del mito, che conosce ovviamente molto bene. L’autrice ritiene importante che il pubblico conosca la vera storia dietro l’ispirazione di un fenomeno mondiale: soprattutto perché è una storia che racconta di un legame in qualche modo profondo.
Lo sapevate? Avete letto Winnie The Pooh? Fatecelo sapere nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Winnie The Pooh era femmina? Ecco la verità su chi ha ispirato il libro di Milne
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D’ora in poi mi sentirò male solo se mi dicono che Winnie è maschio!
Prime righe del primo capitolo del primo libro: viene immediatamente spiegata la questione del particolare nome di Winnie the Pooh (presentato subito come l’orso Edoardo, Edward in inglese, da cui Teddy Bear): trattasi di un nome composito, di cui una parte apparentemente femminile (Winnie), che potrebbe indurre in confusione, ma proprio per questo l’autore si premura subito di precisare che è comunque un orso maschio (indicato infatti sempre col pronome maschile "he").
L’associazione con l’orso femmina dello zoo è spiegata peraltro nell’introduzione del primo libro, dove si mostra che è una associazione mentale tipicamente infantile: a Christopher Robin era piaciuto il nome "Winnie" per la sua sonorità intrinseca, ma non gli aveva dato alcun peso sessuale.
Dunque, in sintesi: basta leggere le prime tre pagine del romanzo di Milne per avere subito ben chiara la questione del nome di Winnie the Pooh.
Pertanto, quello che scrive Lindsay Mattick è solo un’enorme sciocchezza che dimostra o una grandissima ignoranza da parte sua, oppure forse una qualche ideologia pseudo-femminista tesa a rivisitare a tutti i costi i classici della letteratura, ricorrendo persino a interpretazioni completamente insensate e infondate.
Libro inutile, quindi... ed è un peccato che la Mondadori abbia pubblicato tale spazzatura.