Zero assoluto
- Autore: Michael Crichton
- Genere: Avventura
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2015
Quell’autopsia non s’ha da fare. O forse sì. Quando il giovane Crichton firmava John Lange
“Zero assoluto” è uno dei primi romanzi del grande Michael Crichton. Il famoso autore di thriller, scomparso nel 2011, lo ha pubblicato nel 1969, con lo pseudonimo John Lange. La decisione di rivederlo, riscrivendo il primo capitolo e l’ultimo, è di quarant’anni dopo ed è questa nuova versione che Garzanti ha da poco voluto riproporre (240 pagine, 16,40 euro).
Peter Ross è un ragazzo tutto casa, lavoro e medicina. Nel 1967, ventiseienne, ha superato l’esame di specializzazione in radiologia e si concede un convegno-vacanza, con tanto di relazione dal palco nell’incontro annuale della Società Americana di Radiologia. La sede del meeting è Tessa del Mar, una delle città turistiche della Costa Brava più affollate di ragazze europee. Questi significa, sotto sotto, un apprezzabile valore aggiunto vacanziero: caccia libera di pupe nei dancing. In Spagna, a seimila chilometri dall’ospedale e dalla sua vita, è arci sicuro di agire al coperto, chi potrebbe mai conoscerlo? Resta a bocca aperta, perciò, quando il direttore dell’hotel gli dice di un distinto signore statunitense venuto a chiedere proprio di lui, ad informarsi della sua presenza.
Non è l’unica sorpresa. Sul più bello del primo approccio con Angela, appena travolta goffamente sulla spiaggia, irrompe un ometto basso e agitatissimo, che con forte accento spagnolo lo implora di non fare l’autopsia, alla fine intimandoglielo, con annesse minacce di morte orribile.
Pete è stupito, ma si distrae in un niente davanti alla nuova conoscenza appena fatta casualmente, sull’arenile gremito di giovani donne. Angela Locke, inglese, hostess di linea, capelli neri, gambe lunghe, bikini rosa shocking e un gran seno. Ragazza sicura di sé, una roccia. Ed anche spiritosa. È in vacanza e apprezza la buona tavola.
Quell’autopsia non s’ha da fare, dunque. Il cattivo pensiero l’aveva riposto presto, rilassato dal sole, dal cibo, dal vino e dall’incontro con la bella figlia d’Albione. Tutto si aspettava, tranne che i Carrini, quattro tetri cugini con tanto di fasce nere da lutto al braccio, venissero a chiedergli di certificare con un esame autoptico la morte di uno della “famiglia”, per autorizzare il trasporto della salma negli Usa. Strane leggi!, pensa Ross. Promettono 50mila dollari di compenso. Non è questione di soldi, obietta. Lei deve farlo, insistono, anche se suona più una preghiera che un ultimatum.
Fa appena in tempo a passare la notte con Angela che uno strano americano vestito da cowboy lo fa prelevare per consigliargli di accettare l’incarico. Poi Carrini ritorna e insieme vanno in elicottero a nord di Barcellona. Il fratello morto era un poco di buono, gli dice apertamente, implicato nel traffico degli stupefacenti sulla costa mediterranea. Ed è stato sparato.
Che lui non abbia mai eseguito un’autopsia non sembra interessare a nessuno.
Esame post mortem di Stephano Carrini, maschio caucasico, cinquant’anni, due ferite d’arma da fuoco nell’addome... maldestra o meno, la dissezione prosegue, fino a quando il per niente addolorato italoamericano preleva un sacchetto incellofanato grande quanto il pugno di un uomo e lo invita a introdurlo nel cadavere al posto del cuore. L’oggetto è pesante, freddo, come se fosse di pietra o metallo. Ross lo adagia sopra lo sterno, tra i polmoni.
Ora ricucia, dottore. E dimentichi, dimentichi, dimentichi.
Da questo momento nasce un groviglio di situazioni, magistralmente governato dal giovane Crichton. Il lettore non fatica a seguirlo, anzi, viene sempre più trascinato in una vicenda ad alta tensione, condotta a ritmi vertiginosi.
Nessuno crederà alla sua storia pazzesca, Peter ne è perfettamente consapevole: folli corse notturne nell’antica Granada moresca, un conte spagnolo, qualcosa di importante che ha a che fare con Hernan Cortes e l’impero atzeco. Sembrano cose che accadono nelle favole o sono raccontate da chi vanta una grande immaginazione, come uno scrittore di thriller, ad esempio, mai e poi mai un tranquillo radiologo americano in trasferta congressuale.
E pensare che qualcuna lo considerava un tipo convenzionale, poco interessante. Uno zero assoluto.
Zero assoluto
Amazon.it: 10,35 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Zero assoluto
Lascia il tuo commento