L’Africa è la terra senza frontiere che sembra non conoscere la vita e la morte, ma solo spazi infiniti. Forse noi occidentali abbiamo idealizzato il fascino selvaggio e incontaminato di questi luoghi: eppure l’Africa rimane il sogno di chi ama la libertà e vuole camminare affondando i piedi nella sabbia dei deserti, osservare le pupille fiere degli animali selvatici, perdersi nei girotondi con i bambini a piedi scalzi e respirare un’aria nuova che sa di terra arida e rossa e parla di un’essenzialità che abbiamo dimenticato.
L’Africa ha mille volti e non è mai la stessa: porta con sé il canto lirico della natura primordiale, accompagnato al crudo realismo della povertà e della fame; è il libro di viaggio illustrato dei canyon e dei deserti e il racconto d’avventura dei safari; ma è anche un romanzo struggente che narra i valori più puri dell’umanità, come la solidarietà e la fratellanza, e ci riavvicina agli elementi cardine dell’esistenza. È un continente vastissimo che contiene in sé mille razze, etnie e culture, eppure sembra parlare con il suono di un’antica voce che ha il fascino di una leggenda raccontata in tempi lontani, e ancora ci richiama come l’eco di un battito di tamburi.
Se state progettando un viaggio in Africa, o semplicemente sognate di andarci, vi proponiamo 5 libri da leggere per prepararvi all’avventura.
1. La mia Africa di Karen Blixen
Classico intramontabile del genere; lo citano tutti ma sono in pochi ad averlo letto davvero, molti ricordano il bellissimo film con Meryl Streep e Robert Redford.
La mia Africa è il racconto autobiografico della scrittrice danese Karen Blixen che visse per quasi vent’anni in una piantagione vicino a Nairobi, in Kenya, sugli altopiani del Ngong. Out of Africa (questo il titolo originale, Ndr) fu pubblicato per la prima volta nel 1937 ed è un libro immortale. Blixen inanella nella storia, uno dopo l’altro, una serie di racconti che ci consegnano ritratti magnifici dell’Africa, delle sue terre e dei suoi abitanti, il tutto raccontato da una voce narrante intrisa di nostalgia e dotata di un raro lirismo.
Memorabili i personaggi ritratti da Karen Blixen: il bambino kikuyu, Kamante, che diventerà il suo servitore più fidato; la dolcissima gazzella Lulu, che per lei sarà come un animale domestico; il cuoco Esa, che morirà tragicamente; il vecchio capo Kinanju con cui la scrittrice intrattiene un rapporto di sincera amicizia; e la commovente descrizione delle lucciole, delle eclissi di luna, delle cavalcate nella riserva e dei safari.
La mia Africa
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2. Verdi colline d’Africa di Ernest Hemingway
In Kenya, precisamente a Mombasa, Ernest Hemingway giunse per la prima volta l’8 dicembre 1933 assieme alla moglie Pauline per partecipare a un safari. Da questa esperienza nacque il libro autobiografico Verdi Colline d’Africa (1935) che descrive in modo magnifico i colori, gli odori e le sensazioni suscitate dal paesaggio africano. Al di là dei riferimenti al tema della caccia grossa - di cui Hemingway era appassionato e che occupano larga parte del romanzo - il libro ha il merito di descrivere l’Africa come una sorta di terra promessa in cui il tempo non esiste e sembra dissolversi. Lo scrittori ci narra di un luogo in cui è possibile essere rapiti dalla felicità ed è possibile perdersi correndo nella verde foresta di betulle di Arden.
Il soggiorno africano sarà d’ispirazione allo scrittore anche per la stesura di due racconti brevi: La breve vita felice di Francis Macomber e Le nevi del Kilimangiaro.
Seguirà un secondo safari, fra il 1953 e il 1954, poi narrato nel libro Vero all’alba.
Verdi colline d'Africa
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3. Sulle orme degli elefanti. Ritorno in Kenya di Vivienne de Watteville
Vivienne de Watteville compì il suo primo viaggio in Africa all’età di ventitré anni, insieme al padre Bernard, un naturalista svizzero, che procurava animali selvatici per il Museo di Scienze Naturali di Berna.
Durante una battuta di caccia, in Congo, il padre venne ferito a morte da un leone e la giovane Vivienne non poté che assistere impotente alla sua agonia. Nonostante il tragico epilogo di questo primo viaggio africano, dopo pochi anni, Vivienne de Watteville decide di tornare in Kenya, in una sorta di pellegrinaggio spirituale. Il libro Sulle orme degli elefanti fu scritto sette anni dopo, nel 1935, e narra la testimonianza di questo viaggio mantenendo la nettezza e la vivacità di ricordi di quell’avventura.
Bellissime le riflessioni che Vivienne de Watteville dedica alla natura con cui giunge a un contatto quasi mistico. Con incredibile lirismo questa giovane scrittrice, purtroppo ancora poco conosciuta in Italia, sembra fondersi con il paesaggio circostante giungendo a cogliere una dimensione molto simile all’eternità.
Sulle orme degli elefanti. Ritorno in Kenia
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4. Ebano di Ryszard Kapuscinski
Il giornalista e reporter polacco Ryszard Kapuscinski in Ebano ci narra il cuore pulsante dell’Africa, mostrandoci forse il lato meno romantico ma il più vero. Il diario di viaggio di Kapuscinski narra la vita nei sobborghi rurali, in cui ci sono bambini che imbracciano armi e uomini carichi di inquietudine costretti a vivere una vita senza possibilità di cambiamento.
Tra le varie vicissitudini, sperimentate dal giornalista sulla propria pelle, c’è anche la tragica prova della malaria da cui guarisce per miracolo. Anche nelle descrizioni si sfugge a qualsiasi stereotipo: rifuggendo la bellezza dei colori dei tramonti e dei safari per descrivere le orde di scarafaggi e la sporcizia delle abitazioni nei sobborghi. È una narrazione cruda, realistica, ma non priva di fascino.
Kapuscinski ci dimostra che l’Africa come la intendiamo noi occidentali in realtà non esiste, è solo “una pura convenzione geografica”.
5. Sognavo l’Africa di Kuki Gallmann
Kuki Gallmann è figlia dello scrittore, medico ed esploratore trevigiano Cino Boccazzi. Dopo un matrimonio giovanile di breve durata, da cui nacque il primo figlio Emanuele, Kuki si trasferì in Kenya nel 1970, al seguito del secondo marito Paolo Gallmann. La coppia andò a vivere a Ol Ari Nyiro, un ranch di 400 chilometri quadrati, sull’orlo della grande Rift Valley.
Nel libro autobiografico Sognavo l’Africa Kuki Gallmann racconta con nostalgia e rimpianto la gioia dei suoi primi anni africani, alla scoperta della terra dai tramonti infuocati e della sua gente, fino a raccontare la tragedia che la attendeva proprio dietro l’angolo.
Una storia avvincente che ci narra colori, profumi e odori di una terra fatta di contrasti che molto spesso presenta situazioni estreme. La testimonianza di Kuki Gallmann è anche il toccante racconto di resistenza di una donna coraggiosa che trova la forza di sopravvivere a gravi lutti, forse guidata dallo spirito primordiale dell’Africa.
Sognavo l'Africa
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Siamo giunti alla fine del nostro breve elenco, sperando di avervi dato qualche spunto suggestivo per scoprire la magica terra africana il cui mistero è inesauribile.
Avete altre letture a tema Africa da suggerirci? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sognando l’Africa: 5 libri da leggere
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