L’allieva segreta del pittore di Charlotte Betts

Il pittore è l’olandese Johannes, un artista traumatizzato dopo l’uccisione della sua intera famiglia: ora vive in Inghilterra, a Merryfieds, in una grande tenuta dove una famiglia di benefattori, William e Susannah Ambrose, accolgono malati di mente non pericolosi che non possono restare soli o di cui la famiglia non sa occuparsi: con loro i figli, Cecily, Kit, Beth, John e una serie di volonterosi domestici. Siamo nel 1687, in Inghilterra regna Giacomo II, fervente cattolico, con una moglie italiana, Maria di Modena, apparentemente sterile; il re aveva avuto due figlie, Anna e Maria, educate alla religione anglicana. Ma se il re avesse avuto un figlio dalla nuova sposa, questi avrebbe ripristinato l’odiato cattolicesimo come religione di stato.

“L’allieva segreta del pittore”, il romanzo della inglese Charlotte Betts, al di là dei suoi meriti letterari, non memorabili, si pone come il classico romanzone storico che mescola personaggi veri, come i reali della corte britannica, a molti frutto della fantasia della scrittrice che risultano però azzeccati e convincenti, a partire dalla protagonista, la giovane ed ingenua Beth Ambrose, allieva prediletta del pittore Johannes che ne ha intuito il talento e la passione, e che la spinge verso una carriera d’artista che forse, le avrebbe precluso una normale vita matrimoniale. La pittrice, specializzata nel ritrarre piante e fiori, come il gusto dell’epoca richiedeva, si innamora di un giovane architetto appena giunto dalla Virginia, Noah Leyton, che è diventato assistente del grande Sir Christopher Wren, incaricato di ricostruire la cupola della Saint Paul Cathedral, andata in fumo dopo il terribile incendio che aveva bruciato gran parte di Londra.

Beth sarà coinvolta in storie avventurose che fanno parte delle convulse pagine delle guerre di religione che insanguinarono le nazioni europee, e attraverso di lei ripercorriamo storie non troppo note che ebbero per protagonisti vescovi, principesse reali, eredi mancati e illegittimi, sullo sfondo della agghiacciante Torre di Londra, dove si finiva decapitati anche se di sangue reale. Londra viene rappresentata come una città navigabile, nella quale il mezzo più efficace per spostarsi è la barca, una città piena di miasmi putridi, miserabile, nella quale si aggirano uomini armati dell’una o dell’altra fazione, anglicani contro papisti, pronti a seconda delle circostanze a cambiare casacca. Lady Arabella, una dama opportunista e intrigante, il vescovo Compton, protettore della fazione protestante e grande giardiniere, la principessa Anna, che diventa amica di Beth e ne diverrà la benefattrice dopo essere stata salvata da lei, Susannah, farmacista ante litteram capace di preparare medicamenti efficaci per i pazienti di Merryfields, giardinieri, domestici, barcaioli, cuoche, operai, architetti, tutti compaiono nell’affresco che Charlotte Betts riesce a dipingere nelle pagine de “L’allieva segreta del pittore”, colorato dai pigmenti preziosi che Beth usa per i suoi raffinati acquerelli, pieno di odori di cibi appena preparati, di abiti bellissimi, di gioielli preziosi, di tanto sangue sparso per le strade umide e desolate.
“Miglior libro del mese per le lettrici inglesi”, che amano intrighi, arte, storia.