L’amico immaginario
- Autore: Stephen Chbosky
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2019
Mill Grove, tipica cittadina rurale americana, situata nello stato della Pennsylvania, una unica via di accesso e una unica via di uscita, sembrerebbe la meta ideale per due fuggitivi: Kate Reese e suo figlio Christopher, infatti, si stanno lasciando indietro un passato di violenza e soprusi per ricominciare tutto da capo.
Dall’incipit, sembrerebbe un classico thriller, che riserverà colpi di scena ed enigmatiche situazioni, invece il nuovo romanzo di Stephen Chbosky L’amico immaginario (Sperling & Kupfer, 2019) è molto di più: è il viaggio complicato dentro un’anima, in grado di evocare atmosfere fantasy, horror e molto altro.
Arrivati a destinazione, madre e figlio si stabiliscono in una casa che si trova ai confini del bosco di Mission Street. Christopher ha difficoltà a scuola, in quanto affetto da dislessia e i compagni di scuola lo prendono in giro per i suoi rendimenti e per il suo abbigliamento trasandato. Ma dopo poco il loro arrivo, Christopher scompare per una settimana, per poi magicamente riapparire, senza alcuna memoria di ciò che ha vissuto in quei giorni di assenza, ma con un notevole cambiamento. La sua dislessia è scomparsa, legge interi libri a velocità inconsueta e... sente delle voci; quest’ultimo particolare lo tiene celato anche alla madre, per paura di essere preso per pazzo. La voce gli suggerisce di costruire una casa sull’albero al centro della radura, all’interno del bosco, entro Natale, altrimenti moriranno tutti!
“Una stella cadente non è che l’ultimo respiro di una stella morente, e la luce impiega sei milioni di anni per viaggiare fino alla Terra, per farci sapere che quella stella è morta. Quindi, adesso si domandò che cosa fossero quelle luci: anime o stelle?”
Senza svelare niente di più, il romanzo immerge, con occhio "cinematografico" (l’autore, noto per il suo Noi siamo infinito, è anche regista), il lettore in una dimensione onirica, in cui si fa fatica a distinguere il mondo reale dal sogno, in cui la lotta tra il bene e il male sprizza violenza e orrore, in cui nessuno è risparmiato e in cui nulla è come sembra. Lo stesso sapiente utilizzo delle font aiuta il lettore a vivere le voci che assediano Christopher.
Nonostante inizialmente L’amico immaginario ti incuriosisca e ti trascini in un vortice di sensazioni angoscianti e claustrofobiche, il viaggio nella narrazione soffre della sua estenuante lunghezza, che, a lungo andare, mortifica l’ottimo impatto iniziale.
Pescando da serie TV di successo e temi ricorrenti, l’autore, pur riconoscendogli una singolare vena creativa, rischia di arenarsi su un autocompiacimento tale da attutire l’effetto shock realizzato nella prima parte del libro. Resta una lettura, a mio parere, consigliata, anche se con qualche "neo", che forse avrebbe potuto essere evitato! Mi aspetto una realizzazione cinematografica, visto il curriculum dell’autore, anche per vedere quanto letto.
“Le stelle sfrecciavano attraverso il cielo. Tutti noi diventiamo oceano. Tutti noi diventiamo stelle.”
L'amico immaginario
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Un libro perfetto per...
chi ama le atmosfere alla "Supernatural" o "Stranger Things".
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amico immaginario
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