L’arte di essere pazienti di Tenzin Gyatso

“L’arte di essere pazienti” di Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, svela a chi ha passione per l’Oriente, ma non solo, i piccoli segreti della felicità ed insegna come esercitare, nella vita quotidiana, la pazienza e della tolleranza ponendoli quali antidoti all’ira e all’odio. Un primo aneddoto, riprodotto nel volume, narra di un pastore, giunto, per caso, alla grotta di un eremita che incuriosito gli chiese:

“«Cosa fai qui, solo, in questo luogo così remoto?» L’eremita rispose: «Medito». “E su che cosa stai meditando?» chiese il pastore. «Sulla pazienza» rispose l’eremita. Ci fu un attimo di silenzio. Dopodiché, il pastore decise di andarsene. Fece qualche passo, poi si voltò verso l’eremita e gridò: «Vai al diavolo!» «Che cosa? Ma vacci tu!” rispose seccamente l’eremita. Il pastore scoppiò a ridere e ricordò all’eremita che si era appena dimenticato di praticare la pazienza!»

L’aneddoto è emblematico perché, come sarà in grado di far comprendere la lettura avanzata del testo, risulta molto semplice mantenere una condizione di calma e di equilibrio in situazioni serene; la vera sfida è quella di eliminare le emozioni negative, di conservare un atteggiamento paziente quando il contesto è avverso. Se qualcuno, ad esempio, ci fa adirare dobbiamo cambiare il nostro punto di vista. Innanzitutto perché ci permette di esercitarci nella pratica del percorso intrapreso e poi perché dobbiamo ricordare che quella persona avrà sicuramente molte altre qualità su cui possiamo riversare la nostra attenzione. Un altro esempio significativo è quello della paglia che prende fuoco, se gettiamo altra paglia l’incendio non si spegnerà mai. Apprendere una di quelle che sono definite le sei perfezioni, quale quella della pazienza, non significa sottomissione. Tutt’altro, secondo gli insegnamenti riportati non esiste forza superiore.

Il testo, che riporta le lezioni tenute dal Dalai Lama negli Stati Uniti, è suddiviso secondo “esercizi” di riflessione e meditazione e dialoghi all’interno dei quali viene fornita una risposta agli interrogativi anche di coloro che si avvicinano a questa diversa prospettiva di concepire la religione. Spesso si tratta di cattolici a cui viene evidenziato come il percorso delle due religioni possa, almeno inizialmente, svolgersi in parallelo. Per leggere, riflettere e meditare senza pregiudizi.