Claudio Piersanti con 178 voti si piazza al secondo posto della speciale settina del premio Strega 2022. Il suo romanzo Quel maledetto Vronsky, edito da Rizzoli, sembra giocarsi quasi un testa a testa con il favorito Spatriati di Mario Desiati.
Nel suo ultimo romanzo Quel maledetto Vronskij, pubblicato esattamente a quarant’anni dal suo esordio, Claudio Piersanti racconta la storia di una coppia sposata da oltre ventisei anni: Giovanni e Giulia si amano e condividono tutto, vivono felicemente in una piccola villetta suburbana, finché un giorno il male - camuffato sotto forma di malattia - non fa irruzione nelle loro vite. Questo nuovo evento inatteso mina i delicati equilibri della vita di coppia aprendo squarci di lacerante solitudine e provocando l’allontamento di Giulia.
Link affiliato
Nel titolo del libro c’è un richiamo alla letteratura russa, a uno dei classici di Lev Tolstoj più amati e letti. Vronskij è infatti l’amante di Anna Karenina, e il protagonista Giovanni sceglierà proprio questo tomo tra le letture di Giulia e deciderà, oltre che di leggerlo, di farne un’edizione unica e preziosa da dare in regalo alla moglie per il suo ritorno. In un viaggio metaletterario il personaggio di Vronskij assume un ruolo chiave: non è più un personaggio innocuo, ma il nemico, si fa riflesso di tutte le inquietudini e di una minaccia sempre più pressante.
Piersanti nei suoi romanzi del resto ha sempre ritratto la quotidianità della gente comune, cogliendone la profondità dei sentimenti senza trascurare il malessere sociale e la solitudine.
Scopriamo di più sulla vita e le opere dell’autore abruzzese finalista al premio Strega 2022.
Recensione del libro
Quel maledetto Vronskij
di Claudio Piersanti
Claudio Piersanti: biografia
Claudio Piersanti è nato a Canzano, in provincia di Teramo, nel 1954. È scrittore e sceneggiatore e per lungo tempo ha lavorato anche come giornalista scientifico per la televisione. Attualmente vive tra Roma e le Marche.
Si è laureato in Filosofia all’Università di Bologna con Luciano Anceschi. Era un giovane anarchico, ma non troppo ribelle, impegnato in politica e attivo nel movimento bolognese del ’77. Quando pubblicò il suo primo romanzo Casa di nessuno giornalisti e critici si aspettavano di vedere in lui il ragazzo ubriacone, surrealista e creativo protagonista del libro; invece Piersanti non avrebbe potuto essere più diverso. Era impegnato nella politica di Lotta continua, ma andava a letto presto e leggeva Proust, era insomma uno studente di filosofia diligente e totalmente ordinario.
Terminati gli studi Claudio Piersanti ha lavorato come sceneggiatore collaborando, tra gli altri, con Maurizio Sciarra e Carlo Mazzacurati suo grande amico.
Si è occupato anche di fumetti collaborando con Lorenzo Mattotti con il quale ha pubblicato i libri della serie Stigmate (Einaudi, Torino, 1999).
Per anni è stato direttore responsabile de La rivista dei libri, edizione italiana della New York Review of Books.
Piersanti ha sempre lavorato con le parole, sviluppando con la lingua un rapporto particolare in continua evoluzione. Si è impegnato anche nella divulgazione scientifica, conducendo una lunga inchiesta televisiva sull’AIDS per Rai 2, e in seguito gestendo una rivista di neurobiologia di cui è stato direttore responsabile per oltre dieci anni.
I suoi libri hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e vari premi.
Claudio Piersanti: le opere
Piersanti ha esordito nel panorama letterario all’inizio degli anni Ottanta con Casa di nessuno edito da Feltrinelli nel 1981; un romanzo che all’epoca sembrò nuovo e rivoluzionario, il ritratto di una generazione inquieta e spaesata che rifletteva un periodo di profondo cambiamento sociale.
In seguito con la raccolta di racconti L’amore degli adulti è stato finalista al Premio Bergamo.
Il romanzo successivo Luisa e il silenzio , la storia di una pensionata che vive sola e decide di rinchiudersi dentro se stessa, ha vinto nel 1997 il Premio Viareggio.
Pluripremiato Il ritorno a casa di Enrico Metz (Feltrinelli, 2006) che ha ricevuto il Premio Selezione Campiello il Premio Napoli, il Premio Alassio Centolibri.
Nel 2021, in occasione dei Premi Flaiano, Claudio Piersanti ha ricevuto il “premio speciale letteratura”.
Con il suo ultimo romanzo Quel maledetto Vronskij (Rizzoli, 2021) ha vinto il Premio Mastercard Letteratura 2021 ed è ora tra i finalisti al Premio Strega 2022. I critici ne elogiano la prosa essenziale e, tuttavia, raffinata che riesce a raccontare una storia struggente senza indugiare nel sentimentalismo.
Quante possibilità ha di vincere secondo voi? Si accettano scommesse, in attesa della finalissima del 7 luglio.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Claudio Piersanti, l’autore finalista al premio Strega 2022
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Rizzoli Premio Strega Claudio Piersanti
Lascia il tuo commento