Lo scrittore americano di origine ebraica Joshua Cohen ha trionfato al premio Pulitzer 2022 vincendo la categoria “Fiction- Narrativa” con il romanzo The Netanyahus. An Account of a Minor and Ultimately Even Negligible Episode in the History of a Very Famous Family (New York Review Books, 2021, 248 pp.).
Il comitato del premio ha definito il libro di Cohen:
Un romanzo storico mordente e linguisticamente abile sulle ambiguità dell’esperienza ebraico-americana, che presenta idee e controversie tanto volatili quanto la sua trama serrata.
Negli Stati Uniti il libro era già stato accolto da recensioni entusiaste e la sua vittoria non è affatto una sorpresa. Lo scorso anno The Netanyahus era stato citato tra i 100 migliori libri del 2021 secondo New York Times Book Review.
Joshua Cohen, quarantun anni, ha basato il romanzo su una storia vera: la visita alla Cornell University di Benzion Netanyahu, famoso storico e padre del politico Benjamin Netanyahu. L’anziano Netanyahu, studioso israeliano del Medioevo specializzato nell’Inquisizione spagnola, è in lizza per un incarico all’università e a sorpresa trascina con sé la moglie e i figli turbolenti.
A occuparsi controvoglia degli ospiti sarà il professor Ruben Blum, che si occupa di storia delle tasse, ma in qualità di unico ebreo della facoltà è stato coinvolto nella commissione deputata alla valutazione del candidato.
Joshua Cohen ha rivelato che la storia della visita iniziale dei Netanyahu al campus gli fu raccontata dal compianto critico letterario Harold Bloom che infatti appare nel libro camuffato nel personaggio fittizio di Ruben Blum.
Scopriamo di più sulla biografia di Joshua Cohen e le tematiche trattate nel romanzo vincitore del premio Pulitzer for Fiction 2022.
Chi è Joshua Cohen, vincitore del premio Pulitzer 2022
Nato ad Atlantic City il 26 settembre 1980 da una famiglia di origine ebraica, Joshua Cohen è cresciuto ad Atlantic City. Da ragazzo ha studiato composizione musicale presso la Manhattan School of Music, senza tuttavia mai portare a termine il percorso accademico.
Dopo aver lavorato a lungo come corrispondente dall’Europa dell’Est tra il 2001 e il 2006, nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, Cadenza for the Schneidermann Violin Concerto. All’esordio ha fatto seguito il secondo romanzo A Heaven of Others (New York, Starcherone Books, 2007).
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In Italia i romanzi di Joshua Cohen sono stati pubblicati dalla casa editrice Codice edizioni che ha portato in libreria Il libro dei numeri (trad. Claudia Durastanti, Codice edizioni, Torino, 2019) e la raccolta di racconti Quattro nuovi messaggi (trad. di Claudia Durastanti, Codice edizioni, Torino, 2021).
Con il monumentale Il libro dei numeri (un’opera di oltre 700 pagine, uscita nel 2015 negli Stati Uniti e pubblicata in Italia da Codice Edizioni nel 2019), Cohen si è interrogato sulle implicazioni insite nella tecnologia contemporanea.
I suoi romanzi, come una specie di Black Mirror letterario, indagano le complessità e le possibili derive dei sistemi di comunicazione dell’era social che trasforma l’identità di una persona nell’avatar di un profilo utente e, di conseguenza, l’essere umano in un prodotto tecnologico. Il tentativo inesausto dell’autore è quello di salvare la scrittura, l’arte e anche l’alienazione, dalla dilagante ossessione per i brand e la tecnologia.
Cohen è molto apprezzato anche per la sua attività di saggista per il “New York Times”, “Harper’s Magazine”, “London Review of Books” e tanti altri.
Nel 2017 è stato nominato dalla rivista letteraria britannica Granta tra i “migliori romanzieri americani”.
L’ultimo romanzo di Joshua Cohen The Netanyahus: An Account of a Minor and Ultimately Even Negligible Episode in the History of a Very Famous Family, è uscito in America nel mese di luglio 2021 ed è ancora inedito in Italia. L’opera vincitrice del premio Pulitzer 2022 si distacca dall’analisi, cara all’autore, del paradosso tecnologico ed è invece ispirata a una storia realmente accaduta.
The Netanyahus di Joshua Cohen: la trama
Nel romanzo vincitore del premio Pulitzer 2022 The Netanyahus Cohen compone una ricognizione feroce e brillante degli interrogativi che segnano l’identità ebraica fra passato e presente, Israele, l’America e la diaspora, in un rinnovato dibattito intellettuale.
Nel suo nuovo romanzo Joshua Cohen, rimescola fatti realmente accaduti e fantasia in un’esilarante commedia umana che intesse con intelligenza un intreccio micidiale di “politica, identità, pregiudizi e umane assurdità”.
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Corbin College, inverno 1959-1960: Ruben Blum, uno storico ebreo - ma non uno storico degli ebrei - viene cooptato in una commissione di assunzione per esaminare la domanda di uno studioso israeliano in esilio specializzato nell’Inquisizione spagnola. Quando Benzion Netanyahu si presenta per un colloquio, con la famiglia inaspettatamente al seguito, Blum fa da padrone di casa riluttante agli ospiti che procedono a distruggere le sue certezze americane.
Nel romanzo, il protagonista Ruben Blum ospita la famiglia israeliana, tuttavia si irrita per la visione del mondo ferocemente nazionalista di Benzion Netanyahu che appare in netta contrapposizione con la sua. Viene narrato uno scontro tra culture.
Volevo scrivere qualcosa sulla politica dell’identità e sulla politica del campus che ci circonda,
ha spiegato Joshua Cohen
Nel personaggio di Benzion Netanyahu c’è molto che riguarda il tribalismo che si verifica quando questi grandi collettivi etnici o razziali crollano. Ecco il punto, quando questi imperi crollano, crollano nel tribalismo.
Immagine di copertina Credits: David Shankbone, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Joshua Cohen, l’autore premio Pulitzer per la Narrativa 2022
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