“Come cambiare la tua mente”: il documentario Netflix tratto dal libro di Michael Pollan

In questi giorni è molto in voga sulla piattaforma Netflix la docu-serie Come cambiare la tua mente, tratta dall’omonimo libro dello scrittore e saggista statunitense Michael Pollan.
Nel documentario, articolato in quattro episodi della durata di un’ora ciascuno, interviene lo stesso Pollan, autore del bestseller How to change your mind pubblicato in Italia da Adelphi, che esplora gli effetti delle droghe psichedeliche sulla mente dell’essere umano.

Le quattro puntate della docu-serie analizzano gli effetti della psichedelia seguendo un preciso arco temporale, dagli anni 60 ai giorni nostri. Ciascun episodio è dedicato a una sostanza diversa: LSD, mescalina, MDMA e psilocibina, e mira proprio a mostrare allo spettatore - con un punto di vista a tratti scientifico, a tratti personale - gli effetti e le conseguenze della loro assunzione sul fisico e la mente dell’uomo.

La serie Come cambiare la tua mente ( il cui titolo originale è How to Change Your Mind, Ndr) è stata diretta da Alison Ellwood, candidata agli Emmy, e da Lucy Walker, due volte candidata agli Oscar e vincitrice di un Emmy.

Scopriamo di più su questa singolare docu-serie e sul libro-saggio da cui è tratta.

Come cambiare la tua mente: la trama della docu-serie

Si dice che la docu-serie Netflix tratti di un “nuovo rinascimento psichedelico”, ma non è esattamente così. La serie non incoraggia all’assunzione di droghe o sostanze, si limita a illustrarne effetti dannosi e benefici, rivelandone anche le inesplorate potenzialità curative.
Sicuramente, proprio come l’omonimo libro di Pollan che l’ha ispirato, il documentario porta alla luce un tema molto discusso oggigiorno che non cessa di porre dubbi e domande agli spettatori.
Intervistando medici, scienziati e psicologi Michael Pollan propone uno sguardo nuovo sulla psichedelia. Ne elenca pericoli e benefici, mostrandone anche le potenzialità di cambiare le menti a livello culturale. Alle sue spiegazioni Pollan, che è scrittore, giornalista e insegnante, infatti allega sempre materiali di repertorio e casi documentati.
Proprio come il libro, anche la docu-serie non è affatto un invito ad abusare delle droghe - e non è neppure una loro esaltazione - Michael Pollan parla di un argomento delicato riuscendo a darne in tutto e per tutto una visione obiettiva.
Viene rivelato infatti anche il beneficio degli psichedelici come coadiuvanti per i trattamenti terapeutici.
La serie è condotta da Pollan stesso, che si propone come cavia per vari esperimenti, con il sostegno del documentarista Alex Gibney, premiato con l’Oscar per la produzione di Taxi to the Dark Side.

Come cambiare la tua mente: il libro di Michael Pollan

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Il titolo originale del fortunato libro di Pollan è How to change your mind, che nell’originale inglese significa anche Come cambiare idea. Il libro-saggio di Michael Pollan parte dallo stigma che la società nutre nei confronti degli psichedelici per mostrare un nuovo punto di vista ancora inedito.
Intrecciando l’analisi storica a quella scientifica e sociale, Pollan crea un racconto avvincente che si presenta al lettore come la cronaca di un lungo esperimento.
Con uno stile giornalistico e professionale lo scrittore americano presenta testimonianze, report e opinioni di medici e ricercatori sul tema. Ne risulta una visione complessa e a tutto tondo su sostanze che sono state a lungo demonizzate.
Il mistero più grande, alla fine, rimane la mente umana e la sua straordinaria capacità di interazione con il circostante.

Come cambiare la tua mente: il trailer

Piante che cambiano la mente: il nuovo romanzo di Michael Pollan

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Proprio in questi giorni, dal 6 settembre 2022, Michael Pollan è tornato nelle librerie italiane con un nuovo libro edito da Adelphi, Piante che cambiano la mente. Oppio, caffeina, mescalina, in cui cerca di indagare cosa sia esattamente una droga. Intrecciando ricerca scientifica, saggio e memoir, Pollan si pone domande e dà risposte. Non assumiamo forse quotidianamente la caffeina, come se lo stato da essa derivato fosse una condizione normale della coscienza? L’autore indaga la natura bifronte di queste sostanze: da un lato il loro essere “veleni” e dall’altro la loro funzione di “attrattori”. Raccontando l’uso di tre sostanze naturali che modificano a tutti gli effetti l’attività celebrale, Pollan pone legittime domande e ci pone il cosiddetto “dilemma dell’onnivoro”. Potrete porvi la stessa domanda, d’ora in avanti, ogni volta che vi verserete una tazzina di caffè.