Stasera su Rai 1 torna Il commissario Montalbano con la replica dell’episodio Par condicio, tratto dai racconti del celebre Andrea Camilleri che vedono come protagonista il commissario più famoso d’Italia. L’episodio Par condicio, che per la sua prima tv ha collezionato ben 8.464.000 di spettatori per uno share del 31,77%, è tratto dai racconti Par condicio in Un mese con Montalbano e Catarella risolve un caso in Gli arancini di Montalbano e promette buoni ascolti anche questa sera, come gli altri scelti per la Primavera di Montalbano. Le repliche del commissario vanno in onda per rispondere alla programmazione della rete concorrente, Canale 5, che manda in onda la sedicesima edizione del Grande Fratello.
Con Par condicio arriviamo al settimo dei dieci appuntamenti previsti per la Primavera di Montalbano di quest’anno. Gli altri sono stati, in ordine: La giostra degli scambi, Un covo di vipere, Amore, Come voleva la prassi, Una faccenda delicata e L’odore della notte. Vediamo la trama dell’episodio Par condicio, scoprendo così le anticipazioni della puntata di questa sera del commissario Montalbano.
Par condicio: trama dell’episodio del Commissario Montalbano
In Par condicio vedremo Motalbano impegnato su due fronti: da un lato, sarà impegnato a gestire l’inasprimento dei rapporti tra le due famiglie mafiose più importanti di Vigata (Cuffaro e Singara) mentre dall’altra dovrà cercare una ragazza straniera.
Rimasto ancora scosso dalle emozioni per le indagini svolte nell’ambito dell’episodio Giro di Boa, Montalbano deve fare i conti con le due famiglie, che un tempo si combattevano a colpi di lupara per il predominio su Vigata, e che oggi hanno ripreso a sparare.
La prima persona vittima della faida è Angelo Bompensiero, braccio destro del capo di una delle due famiglie e marito della figlia di lui. Proprio per rispettare la par condicio, la famiglia vittima uccide un membro della famiglia carnefice, nella fattispecie il nipote del vecchio don Balduccio Sinagra. Cosa ha in mano Montalbano rispetto alla faccenda? Molte cose che non quadrano, considerato che dopo quindici anni di “pax mafiosa” non è chiaro perché le due famiglie abbiano ripreso a spararsi. Nella morte della prima delle due vittime, inoltre, Montalbano riscontra una serie di incongruenze: il fatto che sia stato sparato direttamente in faccia con la lupara fa pensare a un regolamento di conti ma, per contro, è stato stabilito che la vittima sia stata colpita alla nuca prima di essere uccisa. Alquanto strano, per un regolamento di conti, risparmiare alla vittima il fatto di vedere la morte in faccia. Montalbano non si dà pace e non crede alla visione ufficiale, attirando l’attenzione del giudice Tommaseo, il cui unico scopo è quello che la guerra tra le due famiglie finisca immediatamente. Per evitare di protrarre la situazione, il giudice sottrae l’indagine a Montalbano per affidarla a un collega dell’antimafia.
A quel punto Montalbano sposta il focus su un’altra indagine, quella della ragazza ucraina scomparsa da qualche giorno. Il suo nome è Eva Ljubin e la donna lavorava come badante presso un insegnante in pensione, Franco Scozzese. Proprio l’uomo denuncia la scomparsa della donna e Montalbano, grazie anche ad alcune deduzioni di Catarella, intuisce che la ragazza è stata rapita proprio durante la notte in cui Angelo Bonpensiero è stato ucciso. Seguendo mano a mano le tracce Montalbano ricostruisce i fatti: la giovane Eva è finita nella casupola di campagna di Biagio Cocuzza, quarantenne non del tutto sano a livello mentale e con precedenti per violenza sessuale. L’uomo viene arrestato e ricoverato in una clinica per malattie mentali poiché si teme che abbia fatto del male ad Eva, cui fa riferimento come se fosse morta e se qualcun altro l’avesse ammazzata. Essendo Cocuzza schizofrenico, però, il medico pensa che sia stato proprio lui ad uccidere Eva.
Continuando con le ricerche del cadavere della ragazza e con la guerra tra mafiosi ancora in atto nonostante uno dei capi delle due famiglie sia già stato arrestato, Livia raggiunge Montalbano a Vigata per stare accanto a Beba nel momento del parto. Livia sfoggia un nuovo taglio di capelli che la fa somigliare molto alla ragazza scomparsa, quindi Montalbano decide di sfruttare questo fatto per far sciogliere Biagio e farlo confessare. Il metodo è anticonvenzionale, certo, ma Montalbano ha promesso a se stesso di non lasciare mai più nulla di intentato dopo l’indagine precedente, che ha visto un bimbo nordafricano perdere la vita. Convinto che Eva sia ancora viva, Montalbano attua il suo piano, che funziona: Biagio scambia Livia per Eva e, sollevato dal fatto di vederla ancora in vita, l’uomo rivela che la giovane è stata rapita da un pastore che porta le sue pecore al pascolo nei pressi della casupola di Biagio. Inizia così la caccia all’uomo, con tutto il commissariato mobilitato per trovare il pastore che potrebbe essere collegato non solo a questa ma anche a un’altra serie di sparizioni di ragazze degli anni precedenti. Con un blitz nella casa di Alvaro Sella e uno scontro a fuoco i membri del commissariato di Vigata riescono a salvare Eva appena in tempo. Interrogando la giovane, ancora in stato di shock, emerge la verità: quando è stata rapita da Alvaro Sella la donna era già in fuga da qualcun’altro che voleva ucciderla, ovvero la stessa persona che ha ammazzato Angelo Bonpensiero, che non era stato ucciso dalla famiglia rivale ma per ordine di Mariuccia Musa. Alla fine di tutto emerge che la giovane ucraina si era innamorata, ricambiata, del marito della figlia di uno dei capobanda la cui gelosia ha spinto la donna ad ordinare l’eliminazione fisica.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Commissario Montalbano: stasera in tv “Par condicio”
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