Friendzone: impossibile non aver sentito questo termine almeno una volta nella vita. Molto diffuso nel gergo giovanile, esistono battute, meme, film e persino libri che parlano della friendzone. Ma cosa si intende esattamente con friendzone e quali sono le origini di questo termine? Nella cultura popolare questa parola, che dall’inglese si traduce letteralmente zona amico, sta ad indicare una situazione particolare in una relazione di amicizia, ovvero quella in cui uno dei due membri di una relazione amichevole vorrebbe passare a una relazione di tipo romantico o di tipo sessuale mentre l’altro vuole rimanere soltanto amici.
Friendzone secondo la Treccani: neologismo dal 2018
La Treccani ha inserito il termine Friendzone come neologismo a partire dal 2018. Anche scrivibile friend zone, l’enciclopedia Treccani definisce la parola come una “relazione affettiva asimmetrica, caratterizzata dal fatto che uno dei due soggetti prova attrazione e desiderio, ma viene costretto dall’altro, in modo esplicito o implicito, all’interno di un semplice rapporto d’amicizia”. Da questo termine ne derivano altri come essere friendzonato (ovvero relegato nella zona della friendzone); la classica frase per friendzonare qualcuno è “siamo solo amici” e, solitamente, rimanere in un rapporto del genere fa sì che chi viene friendzonato soffra per l’amore o per l’attrazione che prova nei confronti dell’altra persona e che, per forza di cosa, deve reprimere.
Dalla società contemporanea il termine ha cominciato ad essere utilizzato in maniera dilagante a partire dal 2012 per indicare un amore non corrisposto da chi ci considera solamente degli amici.
Friendzone: origini della parola
Da dove arriva la parola friendzone e quando è stata utilizzata per la prima volta? Questa situazione, decisamente spiacevole e poco desiderabile per chiunque, è stata definita friendzone per la prima volta nel 1994 nella serie televisiva Friends: Joey Tribbiani (Matt LeBlanc), parlando con Ross Geller (David Schwimmer), lo definisce il “sindaco di Friendzone” per via dell’amore impossibile con Rachel Green (Jennifer Aniston), una sua vecchia amica. L’episodio in cui il concetto di friendzone viene esplicato è quello intitolato A lume di candela, la settima puntata della prima stagione andata in onda il 3 novembre 1994 per la prima volta.
Il termine friendzone ha anche dato il titolo a un programma televisivo prodotto e trasmesso da MTV tra il 2011 e il 2014.
Ci sono anche canzoni che ne hanno parlato anche negli anni Novanta, seppur il termine si sia diffuso solo negli anni Duemila: si tratta di brani come Servi della gleba di Elio e le Storie Tese (1992) o La regola dell’amico degli 883 (1997).
Col tempo il termine friendzone ha acquisito anche connotazioni misogine: poiché un giovane uomo attratto da una donna si comporta bene ed è gentile con lei la ragazza in questione dovrebbe, secondo un modo di pensare incentrato sul maschio, avere rapporti sessuali e concedersi a lui. L’idea che sta alla base è che trattando bene una donna si possa o si debba avere qualcosa in cambio.
Cause e rimedi alla friendzone
In molti hanno provato a dare una connotazione più definita alla friendzone ricercandone, innanzitutto, le cause. Un giornalista del Chicago Tribune ha provato a indicare tre possibili cause della friendzone, quelle per le quali qualcuno finisce bloccato in questa situazione di limbo. Per semplificare ha parlato di un rapporto di amicizia tra una persona A e una persona B:
- una persona A non prova attrazione sufficiente per una persona B;
- una persona A interpreta male dei segnali non verbali di una persona B, che vorrebbe approfondire la reciproca conoscenza;
- una persona B fa qualcosa che maldispone una persona A, come offenderla.
Ancora, lo scrittore Jeremy Nicholson ha cercato, in Psychology Today, di spiegare come adottando stratagemmi che prevedono il comportarsi in maniera amichevole in una relazione desiderata per evitare di venir rifiutati si ottenga un effetto controproducente. Proprio in questo caso, infatti, ci si mette a rischio friendzone.
Come uscire dalla friendzone? Non esiste una ricetta magica. Un modo per evitare di finirci dentro è stabilire chiaramente i confini di un rapporto e parlare apertamente dei sentimenti di entrambe le persone ma, poiché al cuor non si comanda, potrebbe non valere nulla porre dei paletti. Quando si capisce di essere stati friendzonati? Quando si prova un’attrazione fisica o un sentimento per qualcuno che, facendolo capire esplicitamente o implicitamente, ci vede solo come amici. Ci sono, a questo punto, tre modi per uscire dalla friendzone:
- Provare a dichiararsi: la più temuta, la più rischiosa. Se ci si dichiara e, come ci si aspetta, il sentimento non viene corrisposto, allora si perderà non solo l’idillio immaginato con quella persona ma anche il rapporto di amicizia avuto fino a quel momento;
- Allontanarsi dal rapporto: la miglior soluzione è quella che rispetta il detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. Allontanarsi da un rapporto che non può darvi ciò che desiderate è doveroso nei confronti di voi stessi e denota dignità e amor proprio;
- Lasciare le cose come stanno: questa, in verità, non è un soluzione ma solo la peggiore delle possibilità di (non) azione. Dover reprimere i propri sentimenti assumendo un finto atteggiamento amichevole quando si sta provando ben altro non può che dilaniare l’interiorità di chiunque.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Friendzone: significato e origine del termine
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