Borges diceva che gli scrittori quando muoiono diventano libri: un principio tanto più vero per Jane Austen. Pochi autori possono dire di ricevere altrettanta attenzione da parte di ammiratori e affezionati lettori, capace di generare veri e propri pellegrinaggi nei loro luoghi d’origine. Ancora meno sono coloro che, a due secoli dalla scomparsa, riuniscono persone per appuntamenti a tema: pomeriggi dedicati a letture condivise, abiti d’epoca, dibattiti. Niente male per la figlia di un pastore anglicano, costretta dai tempi a firmare le sue opere con uno pseudonimo.
L’evento per il compleanno di Jane Austen: dove e quando
La Jane Austen Society of Italy (Jasit), come ogni dicembre, si prepara a festeggiare il compleanno della scrittrice britannica (16 dicembre). Il tema scelto per l’incontro è in linea con lo studio della vita e delle opere di Miss Austen che è fondamento dello statuto associativo: tra lettere, libri e tazze di tè si parlerà del caso Tom Lefroy.
La sede dell’evento è, non a caso, Bologna: il capoluogo emiliano ospita l’università più antica del mondo occidentale ed è centro nevralgico degli studi austeniani. Sotto i suoi portici sono di casa Jasit e il Jane Austen Book Club.
L’appuntamento è per sabato 17 dicembre alle 16, nella sala Imperiale del Royal Hotel Carlton. Ma i posti sono limitati e le prenotazioni già in corso (prevedono il versamento di una quota di partecipazione e andranno completate entro l’11 dicembre all’indirizzo info@jasit.it).
L’incontro tra Jane Austen e Tom Lefroy, raccontato in un libro
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L’incontro tra Jane Austen e Tom Lefroy è uno degli eventi della vita della scrittrice che più ha attirato nei secoli l’attenzione degli studiosi e la curiosità sempre affettuosa dei suoi lettori. Alla ricerca di indizi si rileggeranno le lettere della stessa Jane: quella parte dell’epistolario sopravvissuto all’attenta opera di censura effettuata dalla sorella maggiore Cassandra, al probabile scopo di preservare la privacy e la memoria della scrittrice. Forse nelle carte distrutte c’era altro.
Su quest’ipotesi si muove la ricostruzione di Amalia Frontali. Nel libro Mia cara Jane (Words Edizioni, 2022) l’autrice, presente alla serata, tenta la difficile conciliazione tra realtà storica e invenzione narrativa, sulle basi di un’attenta ricerca biografica. L’attrice Daniela Fini presterà la sua voce alle parole dei due protagonisti. Presente anche il tavolo della libreria delle Donne di Bologna.
Il caso Tom Lefroy
Gli eventi in esame si concentrano in pochi giorni: lo spazio delle festività natalizie tra fine dicembre 1795 e inizio gennaio 1796. Poche settimane che bastano per accendere un interesse che sembra durare negli anni. Tutto accade come nei celebri romanzi di Miss Austen.
Tom Lefroy (Thomas Langlois Lefroy) è un promettente avvocato di origine irlandese ospite degli zii George e Anne Lefroy, a Ashe. Jane non è ancora la scrittrice riconosciuta e ammirata. La società del luogo, complice il periodo festivo, è impegnata in ricevimenti e balli. Tutti conoscono tutti. L’incontro, inevitabile, avviene a Steventon, nello Hampshire, dove Jane vive con la famiglia. Il resto è contenuto negli accenni delle sue lettere residue: riferimenti conditi con la consueta dose di ironia di Jane che sembra minimizzare gli eventi. Ci furono interferenze da parte delle famiglie, specie quella di lui, dovute alle condizioni economiche delle due parti. Miss Austen quasi non aveva dote e un aspirante avvocato necessitava di un matrimonio favorevole.
Terminate le feste, Tom riparte e non si rivedranno: Jane riceve notizie da parenti e conoscenti. Ha troppo orgoglio per chiedere, ma, come inevitabilmente accade nei nuclei sociali ristretti, dalle conversazioni emergono informazioni. Di lì a un anno Tom sposerà la sorella di un compagno di studi di Dublino di ottima famiglia e vivrà una lunga vita, raggiungendo l’ambito ruolo di Presidente della Corte Suprema d’Irlanda. Un uomo di successo, ben inserito nel suo tempo.
Chi lo sa, forse con gli anni Jane avrebbe riservato anche a lui una delle sue frasi celebri:
I ritratti della perfezione come sai mi danno la nausea e mi rendono perfida (lettera alla nipote Fanny, 1817)
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In ogni caso Tom Lefroy non era, stando alle testimonianze ricavate su di lui, il ragazzo pronto alla rissa e spensierato che viene raccontato al grande pubblico dal film Becoming Jane, con Anne Hathaway e James McAvoy, tratto dalla biografia Becoming Jane Austen: a life scritta da Jon Spence (ed. inglese Continuum, 2007). Ma spesso sul grande schermo gli eventi vengono romanzati per esigenze di scena. Di certo nella buona società dello Hampshire la relazione fu molto meno in vista e probabilmente sottotono. Anche se Jane scrive scherzosamente a Cassandra di aver ricevuto le sue critiche per la condotta tenuta in occasione di un ballo.
Alla fine è arrivato il giorno in cui flirterò per l’ultima volta con Tom Lefroy, e quando riceverai questa lettera sarà passato. Mentre scrivo sgorgano le lacrime, a questa malinconica idea. (lettera del 14-15 gennaio 1976)
Riunirsi ogni anno il 16 dicembre per augurarle buon compleanno è il meno che si possa fare per ricambiare l’influenza di Miss Austen sulla società contemporanea. E se, così facendo, capita di investigare nella sua vita, non c’è curiosità, ma piuttosto l’affetto che si riserva a un’amica di lunga data. In fondo tutti speriamo in un lieto fine anche nella vita reale per zia Jane.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’incontro tra Jane Austen e Tom Lefroy allo studio per i festeggiamenti per il compleanno della scrittrice
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