Laura Corsini in questa intervista ci parla del suo ultimo romanzo, La bellezza del mondo (Edizioni San Paolo, 2020), la storia della vita di san Tommaso d’Aquino, raccontata in maniera singolare, attraverso le parole di un frate che con lui trascorse la vita, un animo ribelle, inquieto e ruvido, da adolescente che si fa adulto con fatica e sofferenza.
- Laura, cosa ci puoi dire di questo romanzo?
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Non è la semplice biografia di un uomo straordinario, uno dei santi più importanti della Chiesa, poiché qui la sua storia procede parallela a quella di un uomo comune, che ci conduce con le sue parole e i suoi vibrati a conoscere la santità, ma al contempo ci pone di fronte alla nostra umanità, alla fragilità dell’esistenza. Carlo è uno di noi, non ha nulla di straordinario, eppure dentro di sé reca una gran sete di qualcosa che non sa bene, è pervaso da quella inquietudine che impone di fare domande, indagare, cercare, forse cambiare. Nessuno del resto può mutare se stesso se non scatta nulla là, nel profondo.
- È un libro “religioso”?
No, non è un libro strettamente religioso, per questo ho apprezzato l’apertura e la lungimiranza delle Edizioni San Paolo che hanno accettato di pubblicarlo. Presenta anche scene forti, non è una agiografia patinata e angelica, bensì il romanzo di un’anima tormentata, assalita dal dubbio, tentata dal male, che cerca la sua via, un’esigenza comune all’uomo. Fatti non foste a viver come bruti...
- Carlo è un personaggio reale o immaginario?
Carlo non esiste, direi una banalità affermando che Carlo sono io, o ciascuno di noi. Più che altro mi sono sempre interrogata su cosa sia il miracolo, Cristo stesso giudicava beati coloro che avrebbero creduto in Lui senza assistere a nessun prodigio. La Chiesa, per accertare la santità, esamina anche i miracoli compiuti da un determinato santo; i miracoli devono essere sempre presenti, vanno sentiti i testimoni. Il vero miracolo a mio parere però non è una malattia sanata o qualcosa che riguarda il corpo. Gesù ha resuscitato Lazzaro, ma prima o poi il corpo di Lazzaro è morto ancora. Il vero miracolo è la conversione di un cuore e in queste pagine ne descrivo una in tutte le sue sfaccettature.
- Carlo quindi è un pretesto per parlare di san Tommaso?
Carlo è il testimone di una grandezza, sappiamo che la parola testimone (in greco martys, vale a dire martire) è importante per la religione cristiana, ma non solo. Parlando di questo fraticello fragile, del suo cambiamento che non avvenne in un giorno, né senza fatica, volevo parlare dell’uomo, anche di quello moderno, del suo bisogno, a un certo punto della vita, di andare oltre i suoi limiti.
- Oggi abbiamo ancora bisogno dei santi, dunque?
Certo, oggi più che mai ne abbiamo bisogno. I santi sono esempi virtuosi, sia che si creda sia che non si creda. Recentemente papa Francesco ha ribadito la necessità per il cristiano di “sporcarsi le mani” e non vivere nella sua nicchia tranquilla, ma, secondo me, questo è il preciso dovere di ogni essere umano. E tutti abbiamo necessità di una guida.
- Ci vuoi presentare un episodio che secondo te esprime in modo forte questo legame tra maestro e discepolo?
La parte che ritengo la più dolorosa e intensa del libro è quando Carlo deve dire addio al suo caro maestro. Non siamo mai pronti al distacco, assomigliamo a bimbi che cercano con lo sguardo la sagoma della mamma. Però, a un certo punto, dobbiamo camminare da soli. Se il maestro ha lavorato bene, sicuramente ci riusciremo.
- Un sogno per questo libro?
Che lo leggano tutti, cristiani, atei, musulmani, buddhisti. Se un libro non offre un messaggio forte e non suscita qualcosa, non sollecita domande, è semplice carta straccia, l’ho sempre pensato. Gli scrittori hanno l’obbligo morale di descrivere il mondo e di cercare una via di salvezza per se stessi e per gli altri. Magari dicono parole che appaiono scontate, ma l’importante è dirle, e cercare di dirle bene. Vi chiedo perciò di leggere La bellezza del mondo svuotando occhi e cuore da pregiudizi e limiti, poi, magari, ne parliamo insieme.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Laura Corsini, in libreria con "La bellezza del mondo"
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