Un labirinto è luogo letterario per eccellenza, dai tempi di Minosse e Creta: spazio dove smarrirsi e ritrovare certezze e direzione, costruendo un percorso fatto di continue scelte, bivi e angoli cechi. Il più grande al mondo si trova a Fontanellato in provincia di Parma: si deve al talento visionario dell’editore, bibliofilo, designer e collezionista Franco Maria Ricci e a una promessa fatta niente meno che a Jorge Luis Borges. Da quell’impegno nasce un luogo da sogno: dal 14 aprile al 9 giugno il Labirinto della Masone ospiterà un’iniziativa intitolata Il Filo d’Arianna che nell’edizione 2023 si articola in sette incontri, tutti legati da un solo tema: i ritrovamenti.
Il Labirinto della Masone: caratteristiche del labirinto di Fontanellato
In totale sono 300mila esemplari, appartenenti a specie diverse, alti tra i 3 e i 15 metri. Oltre all’estensione il Labirinto della Masone ha un’altra particolarità: alle tradizionali siepi di bosso comunemente utilizzate per delimitare i camminamenti, preferisce i bambù. Ci sono quelli dal fusto maculato, striato o di tinte inusuali. Insieme formano gallerie capaci di trasmettere la sensazione di una totale immersione nella vegetazione. Franco Maria Ricci scopre l’amore per questa pianta grazie a un giardiniere giapponese. Le prime esperienze nella tenuta della casa milanese, poi ripetute sulle terre che circondano la casa di campagna a Fontanellato, rivelano le potenzialità della specie. Il bambù cresce a una velocità sorprendente, non si ammala, non perde le foglie e assorbe grandi quantità di anidride carbonica. A Fontanellato dà vita a un luogo multiforme: un laboratorio editoriale, una galleria d’arte che ospita opere appartenenti a un periodo compreso tra il Rinascimento e il Novecento, spazi per eventi ed esposizioni temporanee.
Il labirinto promesso a Jorge Luis Borges
Nel 1977 Ricci promette all’amico e collaboratore Jorge Luis Borges che un giorno darà vita al labirinto più grande del mondo proprio sui terreni dove sono soliti passeggiare. Non è un caso: lo scrittore argentino cura una delle collane della casa editrice ed è sicuramente colui che più di chiunque altro custodisce l’essenza del segno labirintico. L’editore vuole un luogo che racconti il suo lavoro e la sua visione:
Ci saranno rovine e bambù, all’ombra dei quali nasceranno un grande labirinto, una biblioteca e tante altre cose superflue.
Ci vogliono diversi anni e collaborazioni per veder nascere il dedalo della Masone. Aprirà i cancelli nel 2015: un parco che custodisce al centro una vera e propria cittadella dell’arte.
Il Filo d’Arianna: sette appuntamenti sul filo dei ritrovamenti
Nelle prossime settimane il labirinto ospiterà i sette appuntamenti de Il Filo d’Arianna 2023 a cura di Stefano Salis: dal 14 aprile al 9 giugno incontri, scoperte e omaggi dedicati personaggi poco noti o rimossi che meritano un approfondimento, in linea con lo spirito eclettico e curioso di Franco Maria Ricci, instancabile cercatore di tesori. I colloqui pubblici, seguiti da un aperitivo, hanno avuto inizio venerdì 14 aprile in sala Bodoni con un dialogo tra Roberto Capucci e Antonio Marras, in occasione del finissage della mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci e dedicata al grande Maestro della moda.
Venerdì 21 aprile sarà la volta di Alberto Casiraghy, fondatore delle edizioni Pulcinoelefante e artista visivo e concettuale: da quarant’anni stampa libri in giornata e ha avuto modo di collaborare con i principali artisti del Novecento. Dialogano con lui lo scrittore Luigi Mascheroni e il libraio antiquario Andrea Tomasetig. Venerdì 28 aprile Melania Mazzucco con il suo nuovo libro Self portrait (Einaudi, 2022) disegna un percorso tutto al femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi nell’arte al di là di stereotipi e ruoli assegnati: da Artemisia Gentileschi a Plautilla Briccia, da Frida Kahlo a Georgia O’Keeffe, fino a Carol Rama, Louise Bourgeois e Marlene Dumas.
Venerdì 12 maggio, in occasione della mostra temporanea in programma al Labirinto della Masone dedicata al pittore Ugo Celada da Virgilio, una lezione di Vittorio Sgarbi in dialogo con il curatore Cristian Valenti illustra la parabola artistica di questo artista schivo e talentuoso.
Venerdì 19 maggio Giampiero Mughini dialoga con Gino Ruozzi sul suo ultimo libro intitolato I rompicazzi del Novecento (Marsilio, 2022) e dedicato a figure insolite e controverse, sui sentieri meno noti della nostra cultura.
Giovedì 25 maggio Maurizia Bonatti Bacchini e Valerio Terraroli raccontano la vita e le opere del pittore, ceramista, grafico e scenografo Galiileo Chini a centocinquant’anni dalla sua nascita e in occasione del centenario delle Terme Berzieri di Salsomaggiore Terme da lui decorate. L’incontro si terrà alla vigilia dell’inaugurazione della mostra Galileo Chini. Oro e Oriente. Alchimie decorative per “Le più belle Terme del mondo”.
Venerdì 9 giugno, in occasione della recente acquisizione dell’intera Biblioteca del viaggio di Gianni Guadalupi, si terrà un incontro sullo studioso, scrittore e traduttore piemontese tra i più stretti collaboratori di Franco Maria Ricci, primo traduttore in Italia di Borges, viaggiatore sedentario come amava definirsi, che dalla sua scrivania e dai suoi scaffali ha girovagato il mondo facendolo conoscere a migliaia di appassionati. Lo racconteranno lo scrittore Alberto Manguel e Gabriele Reina.
Ogni appuntamento promette un’avventura nei meandri della cultura e una rivelazione, nel perfetto stile del labirinto. Per informazioni e prenotazioni: www.labirintodifrancomariaricci.it
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Primavera di incontri al Labirinto della Masone ispirato da Borges e costruito da Franco Maria Ricci
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