Una grande mostra si apre oggi, 16 settembre, nel cuore di Roma, a Villa Sordi. Alberto Sordi 1920 - 2020 (17 settembre 2020 - 31 gennaio 2021) celebra il centenario della nascita del famoso attore, nato a Roma il 15 giugno 1920 e morto il 23 febbraio 2003.
La casa editrice Skira pubblica per l’occasione due volumi: il primo è il catalogo della mostra, il secondo è un volume fotografico su Villa Sordi, vero scrigno delle meraviglie all’interno del quale si entra nel mondo privato di “Albertone”:
- Alberto Sordi 1920 - 2020 (Skira, 2020, 256 pagine, 206 colori, cartonato, 35.00 euro), a cura di Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta.
- Villa Sordi (Skira, 2020, 104 pagine, 100 colori, 25.00 euro), in cui Silvia Brena e Lucio Salvini indagano su due grandi misteri dell’arte che riguardano due geni di tutti i tempi.
Alberto Sordi 1920 - 2020: il catalogo della mostra edito per Skira
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Introdotto dai contributi dei curatori Alessandro Nicosia, Vincenzo Mollica, Gloria Satta e di Maurizio Porro e Goffredo Fofi, e suddiviso in cinque sezioni (Esordi 1926-1953; Cinema; Alla scoperta di Alberto Sordi; Alberto e la sua città; Non solo Roma), il volume è presentato in occasione dell’apertura al pubblico della villa di Alberto Sordi per le celebrazioni dei cento anni dalla nascita del grande artista. Ecco quindi un ritratto spettacolare che conduce il lettore alla (ri)scoperta dell’artista e dell’uomo, perché non si finisce mai di (ri)scoprire l’uomo Alberto Sordi, ma soprattutto le tante maschere ironiche e tragiche che ha interpretato al cinema.
Una sterminata storia d’Italia e degli italiani, perché Alberto Sordi era sempre attento all’evoluzione della società da cui traeva ispirazione per le storie e i personaggi da portare sul grande schermo. Ecco perché i suoi tanti film e i suoi personaggi sono lo specchio della società dell’epoca raccontata con sottile ironia e un pizzico di perfidia, di cui colgono, con profonda leggerezza ma anche ferocia, voli e cadute, speranze e delusioni, altezze e miserie umane, con uno sguardo sempre arguto e geniale.
Villa Sordi: il secondo volume in programma
“In questa casa sono felice. E la mattina, quando mi sveglio e mi affaccio alla finestra, vedendo Caracalla e il campanile romanico con le mura, sento che lì sono proprio a Roma, nel cuore della città, ma lontano dalla contaminazione del caotico centro”.
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Dal 16 settembre i tanti estimatori di Alberto Sordi potranno visitare quella sua casa tanto amata, specchio della straordinaria personalità dell’artista. Villa Sordi è una grande magione affacciata sulle Terme di Caracalla, in via Druso n. 45, progettata dall’ingegnere architetto Clemente Busiri Vici (Roma 1887-1965), che la realizzò nel 1928-1929, tra le due guerre, per la cooperativa ASCESA (Società Anonima Cooperativa Edilizia Amministrazioni Statali); il primo proprietario, “socio assegnatario”, fu il ministro Alessandro Chiavolini. Alberto Sordi la acquistò nel 1954, quando la sua popolarità era in costante ascesa. Villa Sordi subito diventò per Albertone quel luogo in cui rifugiarsi, lontano dalla pazza folla del mondo dello spettacolo.
Ricordiamo che la villa è arricchita di opere di Giorgio de Chirico e di altri protagonisti dell’arte italiana del Novecento, oltre ad alcuni dipinti di antichi maestri, sculture e oggetti d’arte applicata.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Alberto Sordi compie cent’anni: due libri Skira per la mostra a lui dedicata
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