Qual è il genere da preferire per i libri da leggere sotto l’ombrellone? Senz’altro il giallo e il noir, per questo ho selezionato quattro libri da leggere nell’estate del 2017, quattro storie avvincenti che stimoleranno la vostra curiosità e il vostro intuito e allieteranno le vostre vacanze, rendendole più serene e appaganti.
- “Sei storie della casa di ringhiera” di Francesco Recami.
Un condominio assunto a personaggio collettivo che vive di vita propria, dove capitano eventi banali e apparentemente insignificanti che, però, il malinteso trasforma in misteri criminali; questa è l’idea che rende originale la serie gialla della casa di ringhiera. Su questo palcoscenico Francesco Recami introduce una serie di personaggi, tanto ordinari nei modi di vivere quanto straordinari nei modi di pensare, che trascorrono il tempo a sbrogliare segreti che paiono delitti da indagare.
- “Il poliziotto di Shanghai” di Xiaolong Qiu.
Come nasce la leggenda dell’ispettore Chen? Come è possibile che:
“un poliziotto soltanto di nome in mezzo a tutti gli altri poliziotti veri”
diventi il tutore della legge più affascinante e temuto di Shanghai? Chen Cao, proprio come molti suoi coetanei, è un giovane traumatizzato dalle violenze subìte durante la Rivoluzione Culturale maoista, per un beffardo scherzo del destino - e della burocrazia - si ritrova però assegnato al Dipartimento di Polizia di Shanghai.
- “Non lasciare la mia mano” di Michel Bussi.
Un omicidio non è un omicidio se non c’è un cadavere e, in questo caso, quello di Liane Bellion non si trova; eppure ci sono schizzi di sangue nella sua camera d’albergo, è sparito un coltello e qualcuno giura di aver visto il marito, Martial, spingere un carrello fino al parcheggio, con fare sospetto. E se in quel carrello ci fosse stato proprio il cadavere della moglie? Ancora una volta Michel Bussi stupisce tutti con un libro che è un colpo di scena davvero inaspettato.
- “Invito a Capri con delitto” di Emilio Martini.
“Alberto, amore mio… aiutami! Uccideranno anche me…”
Così riporta una lettera che viene dal passato. È firmata Diana Meyer e risale al 1976, il professor Alberto Sorrentino però la riceve solo quarant’anni dopo, e per pura fatalità. Che fine ha fatto la bella austriaca che, in un infuocato agosto caprese, il professore ha immensamente amato?
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Libri da leggere sotto l’ombrellone: i gialli e i noir migliori
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