La metafora è una delle figure retoriche più note. Ma cos’è esattamente? Qual è il significato di questa parola e quali esempi possiamo sfruttare per capire meglio quando e come si usa?
Metafora: cos’è
La parola metafora deriva dal greco μεταφορά, da metaphérō, che significa "io trasporto". È una figura retorica che comporta un trasferimento di significato: grazie a essa, dunque, sostituiamo un termine con un altro in una frase, con lo scopo di creare delle immagini di forte carica espressiva.
Poiché tramite le metafore evochiamo delle immagini non riducibili al significato letterale dell’espressione che vogliamo usare, e dunque carichiamo la frase stessa di un forte effetto evocativo, associamo spesso le metafore a un linguaggio per lo più poetico. Con le metafore sostituiamo un termine proprio con uno evocativo e solitamente il secondo termine si connette al primo tramite un rapporto di parziale sovrapposizione semantica.
La metafora è diversa dalla similitudine: infatti nella metafora non troviamo avverbi di paragone o locuzioni avverbiali (“come”). Diversamente dalla similitudine la metafora comporta proprio una sostituzione del termine che si aspetteremmo di trovare, tanto che un pratico trucco di definirla e riconoscerla è indicarla come "una similitudine senza il come".
Comprendere la metafora: esempi
Per comprendere meglio l’uso di questa figura retorica sarà bene fare alcuni esempi che ci permettano di mostrare l’utilizzo della metafora in una frase.
“Daniele è un orso.”
Con questa frase non stiamo presentando il nostro orso Daniele. Daniele è un soggetto di sesso maschile, che probabilmente ha dei modi un po’ rudi, si tratta di un tipo scontroso. L’immagine evocativa dell’orso rende bene e in maniera molto più espressiva, il fatto che Daniele sia una persona scontrosa, goffa.
La metafora in questo caso è la parola orso che si va a sostituire ad aggettivi quali scontroso, schivo, rude e così via.
“Luisa è un fiore.”
Con questa frase, nella quale abbiamo usato una metafora, intendiamo dire che Luisa è fresca e bella, una donna graziosa. Abbiamo sostituito gli aggettivi a un’immagine che evoca l’dea di freschezza, bellezza, delicatezza. Diversamente invece avremmo utilizzato una similitudine se avessimo detto:
quote>“Luisa è bella come un fiore.”
Comprendere la metafora: esempi in poesia e non solo
La metafora è una figura retorica molto utilizzata in poesia e sono tantissimi gli scrittori che nel corso dei secoli si sono serviti di questo espediente.
In questo verso di Giovanni Pascoli, tratto dalla sua poesia X agosto, leggiamo:
“Anche un uomo tornava al suo nido”
Con il termine figurato nido, il poeta intende qui riferirsi, evocando un’immagine, alla casa, il focolare, la dimora, il luogo di appartenenza dell’uomo che è il soggetto della sua frase, e che chiaramente, non essendo un uccello, non fa ritorno a un vero e proprio nido. Siamo di fronte a una metafora.
Un altro esempio molto noto di metafora la possiamo trovare nel componimento di Giacomo Leopardi, L’infinito, dove nell’ultimo verso leggiamo:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
La metafora in questo caso è il termine mare, dal momento che non si sta parlando davvero di questa distesa di acqua, ma dei pensieri e dei sentimenti del poeta.
Altro esempio di metafora è il componimento Ho sceso dandoti il braccio, la poesia che Eugenio Montale dedica alla moglie scomparsa. In questo testo al verso 3 si legge:
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
In questa poesia il termine viaggio è usato come una metafora, dal momento che Montale non si riferisce ad un vero e proprio viaggio, ma alla vita che lui e la moglie hanno trascorso insieme.
Ma forse per spiegare bene la metafora conviene affidarci alle meravigliose pagine de Il postino di Neruda, un romanzo del 1986 firmato da Antonio Skármeta, dal quale nel 1994 fu tratto il film Il Postino (diretto da Michael Radford e con Massimo Troisi).
Nel libro, questa frase viene pronunciata dal poeta Pablo Neruda, che cerca di spiegare in modo semplice le metafore al suo amico Mario, che fa il postino:
“Il cielo sta piangendo.”
Il poeta intende dire che sta piovendo, ma usa un’immagine molto suggestiva per rendere il concetto.
Altri esempi di metafore sono:
- "Figlia dell’aria" e il corrispettivo "figlia del limo" per indicare la cicala e la rana ne La pioggia nel pineto di D’Annunzio.
- "Ali maligne", "meridiane di morte", "nuvole di sangue" con cui Quasimodo descrive gli aerei nei combattimenti bellici in Uomo del mio tempo.
- "Il fior de’ tuoi gentili anni caduto" per indicare la gioventù in In morte del fratello Giovanni di Foscolo; la primavera fiorita come metafora della gioventù è una metafora tradizionale, usata anche da Leopardi (per esempio in A Silvia).
- Il "gorgo" che chiude Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese.
- "Aia azzurra" per il cielo ne Il gelsomino notturno di Pascoli.
- La caduta dell’aquilone come metafora dell’infanzia mozzata dalla morte ne L’aquilone di Pascoli.
- "D’umiltà vestuta": le parole con cui Dante descrive la "donna sua" in Tanto gentile e tanto onesta pare.
Quali sono le metafore che più ti hanno colpito nella poesia? Segnalale nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Metafora: significato ed esempi in poesia (e non)
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ho un dubbio: vorrei saper se la frase UN SILENZIO PESANTE CALO ’ NELLA STANZA è una METAFORA grazie