William Wordsworth (7 Aprile 1770 - 23 aprile 1850) è un poeta inglese divenuto famoso in seguito alla pubblicazione della raccolta di poesie Lyrical Ballads, with a Few Other Poems cioè le Ballate liriche, edite in forma anonima nel 1798 insieme all’amico e poeta Samuel Taylor Coleridge (che contribuì con quattro componimenti). Quest’opera viene considerata tradizionalmente il manifesto del Romanticismo nella letteratura inglese.
In occasione dell’anniversario della sua nascita, vogliamo leggere e analizzare la poesia Daffodils, (traduzione: Narcisi), scritta nel 1804, successivamente pubblicata nel 1807 e ispirata da una visione che il poeta ha avuto nella zona del Lake District vicino alla sua abitazione. Un testo che può essere considerato quasi la quintessenza della poetica di Wordsworth: numerose metafore, similitudini e personificazioni sono funzionali all’esposizione in versi di una somma sensazione di gioia.
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Daffodils: testo originale della poesia
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o’er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.Continuous as the stars that shine
And twinkle on the Milky Way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.The waves beside them danced; but they
Out did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed and gazed but little thought
What wealth the show to me had brought:For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
Narcisi: traduzione della poesia
Vagavo solo, come una nuvola che galleggia in alto sopra le valli e le colline, quando tutto d’un tratto vidi una folla, una moltitudine di narcisi color dell’oro; accanto al lago, sotto gli alberi, che fluttuavano e danzavano nella brezza. Continui come le stelle che splendono e scintillano nella Via Lattea, si distribuivano in una linea infinita lungo il margine della baia: ne ho visti immediatamente (almeno) diecimila scuotere le loro teste in una danza vivace. Le onde ballavano al loro fianco; ma loro superavano le scintillanti onde in allegria: un poeta non può che essere felice, in una così lieta compagnia. Li guardavo e guardavo ma pensavo poco alla ricchezza che quello spettacolo mi aveva portato, poiché spesso, quando sul mio divano, sdraiato, sia che fossi in un momento di ozio che in un momento di riflessione, (i narcisi) si mostrano a quell’occhio introspettivo, che è la beatitudine della solitudine; allora, il mio cuore si riempie di piacere e danza insieme ai narcisi.
Narcisi: analisi e commento
La poesia è meraviglia ed è in questa meraviglia che Wordsworth si imbatte durante una passeggiata: l’apparizione di un esteso campo di narcisi (in inglese daffodils) è la manifestazione stessa della bellezza, in quell’armonia con la natura che è un canone prettamente romantico.
La chiave di tutto il componimento è senza dubbio la gioia, come si evince dalle tante parole che esprimono piacere e delizia: sprightly dance, danza vivace (v. 12), Out did the sparkling waves in glee, superano in gioia anche le onde (v. 14). I narcisi forniscono, quindi, una gioiosa compagnia e la loro vista riempie di felicità il cuore del poeta.
Un altro nucleo tematico ravvisabile all’interno del componimento è quello della natura: i fiori sono inseriti in un ambiente naturale fatto di terra, aria e acqua:
- terra: valli, colline (v. 2), alberi (v. 5);
- aria: nuvola (v. 1), brezza (v. 6), stelle (v. 7), Via Lattea (v. 8);
- acqua: lago (v. 4), baia (v. 10), onde (v. 13).
Tutta la natura appare meravigliosamente viva e felice: la nuvola fluttua in alto, le stelle brillano, le onde danzano di gioia. Anche i narcisi non sono statici come in un dipinto, ma vivi di movimento. Stanno infatti svolazzando e ballando nella brezza e agitando la testa in una vivace danza.
La vista dei narcisi all’inizio stupisce il poeta per il loro gran numero. Eppure a Wordsworth non interessano i fiori in quanto tali, ma per il modo in cui influenzano i suoi pensieri. È chiaro, allora, che i narcisi hanno un significato metaforico: difatti lo stesso autore confessa di non rendersi conto della loro importanza nel momento in cui assiste alla loro vista, bensì riesce a farlo nella solitudine riflessiva della sua casa. I narcisi, quindi, possono rappresentare la voce della natura, appena udibile se non in solitudine, il momento magico in cui il nostro spirito sviluppa un potere visionario. Al tempo stesso ritorniamo all’unità incantata con la natura che conoscevamo nell’infanzia: quante immagini profonde nate dalla vista di una distesa gialla di fiori.
Soffermandoci maggiormente su aspetti di natura stilistica, possiamo dire che Wordsworth cita apertamente un solo colore, il dorato (v. 4), ma l’intera poesia suggerisce implicitamente una ricchezza di colori: il bianco delle nuvole, il verde delle colline, delle valli e degli alberi, il blu del lago, l’argento delle stelle.
In conclusione, Narcisi è la poesia che meglio riassume alcune caratteristiche peculiari della poetica di Wordsworth, che era interessato alla relazione tra il mondo naturale e la coscienza umana. Nella sua poesia racconta il rapporto tra uomo e natura, le influenze intuizioni emozioni e sensazioni che scaturiscono da questo contatto. Uno dei concetti più considerati in Wordsworth è l’idea che l’uomo e la natura siano inseparabili: l’uomo esiste non al di fuori del mondo naturale ma come parte attiva di esso.
Natura per Wordsworth significa qualcosa che include sia la natura inanimata che quella umana, ciascuna parte dello stesso insieme.
Natura significa anche il mondo delle percezioni sensoriali, che in Wordsworth trovano un’ampia esposizione, in componimenti permeati dalla figura retorica della sinestesia.
Narcisi: metrica e retorica
Narcisi è un componimento di versi sciolti, coerenti con la scelte di Wordsworth di abbandonare il distico; la poesia presenta una struttura molto regolare e precisa. È diviso in quattro strofe che corrispondono ai vari stati d’animo del poeta: nella prima viene delineata l’ambientazione, nella seconda strofa c’è la vera e propria descrizione dei narcisi, nella terza sono presenti le riflessioni del rapporto tra i fiori, il poeta e le sue emozioni, mentre l’ultima strofa si concentra sulle riflessioni personali della tranquillità, connesse al ricordo dei narcisi.
Tra le figure retoriche più utilizzate indichiamo:
- similitudine: solo come una nuvola (v. 1); fitti come le stelle (v. 7);
- personificazione: svolazzano e danzano (v.6), agitano la testa (v. 12); (le onde) ballano (v. 13) compagnia (v. 16), (il mio cuore) balla (v. 24).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Narcisi” (Daffodils): testo, traduzione e analisi della poesia di Wordsworth
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