“Le storie degli altri e la mia. La mia voce in un’altra voce”.
Queste le parole con cui la scrittrice Mariolina Venezia, nota ai telespettatori soprattutto per i suoi gialli che hanno ispirato la serie tv con protagonista la Sostituto Procuratore al tribunale di Matera Imma Tatarianni, chiude il prologo al suo romanzo, Da dove viene il vento, edito da Einaudi nel 2011 e appena pubblicato in una nuova edizione da La Nave di Teseo.
C’è anche un sottotitolo, "Il nostro viaggio nel cuore della notte", che dice molto delle storie che l’autrice, durante i mesi di confinamento della scorsa primavera, ha messo nuovamente insieme in questo libro, che ora ha finalmente trovato il suo "tassello mancante". Sono storie ambientate in tempi e luoghi lontani, ma che alla fine trovano un loro perché, un loro punto di unione, una valida ragione di essere raccontate.
Da dove viene il vento
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Di cosa parla il libro?
Davvero difficile parlare delle storie che si intersecano nell’intreccio del libro: mi limito ad alcuni dei personaggi, molto ben tratteggiati. C’è Salvatore, un uomo dalla vita assai complicata: proveniente da un ambiente modesto, attivo contestatore negli anni Settanta che ha poi sposato la figlia unica di un ricco imprenditore padovano, Barbara, ha due figli, una vita a cui sembra non mancare nulla, malgrado l’uso delle droghe e la voglia di giocare in borsa (sono gli anni della bolla dell’economia mondiale) lo portino a rischiare di perdere tutto.
Incontra per caso Dora, con cui aveva vissuto una grande passione giovanile. Ora lei insegna all’Università di Padova, ha trovato un suo equilibrio esistenziale, ma l’incontro casuale con Salvatore la spinge di nuovo nelle braccia dell’uomo che non ha mai dimenticato.
Ma lasciamo la coppia ai suoi arrovellamenti sentimentali e finanziari, per guardare a un’altra storia, altamente drammatica. Idir è un giovane tunisino che decide di intraprendere la traversata del Mediterraneo per raggiungere Melilla: non sa cosa sia, dove si trovi, quanto ci voglia a raggiungerla. La traversata è drammatica, si salverà dal naufragio, arriverà mezzo morto a Lampedusa dove viene avviato al solito percorso: centro di detenzione, fuga, arrivo in Puglia, e finalmente si troverà schiavo del caporalato a raccogliere pomodori, mezzo morto di fame, ma con la forza della disperazione intenzionato a sopravvivere.
Dopo aver salvato la vita a un giovane polacco quasi ucciso dagli sgherri al servizio dei padroni del campo di pomodori, arriverà fortunosamente a Padova.
Cristoforo Colombo alle prese con la ciurma in procinto di ammutinarsi, un astronauta russo lasciato in balia del cosmo perché il crollo dell’Urss limita i soldi per farlo tornare sulla terra sono altri spunti narrativi che Mariolina Venezia mescola con la narrazione principale. Un po’ di disorientamento per il lettore, riscattato dall’imprevisto finale.
Ciò che mi ha colpito sono gli intermezzi personali che la scrittrice mette in corsivo a interrompere il flusso della narrazione: la solitudine, l’antipatia per Roma, la città dove vive da anni ma che non riesce a sentire sua, la bellezza che non le corrisponde.
Da dove viene il vento è un romanzo insolito, riscritto durante una vicenda pandemica che ci ha reso tutti diversi, strani, insofferenti: alla conclusione del romanzo, ecco le parole dell’autrice, che ne testimoniano l’atteggiamento mentale:
“Roma, la capitale che contiene le rovine del suo passato, mi sta alle spalle mentre apro la porta di casa. Da qualche giorno è esplosa la primavera, la città sembra sbadigliare. Per questa sua pigrizia, chissà, l’avranno definita eterna. O per le sue mille lapidi, con le parole incise nel tempo: in ognuna sento parlare tutta l’umanità. Sbadiglio anch’io, togliendomi le scarpe.”
Pigrizia, sbadiglio, umanità: tre parole chiave per capire quali danni ha causato il confinamento, e quanti ancora ne produrrà, costringendo tutti noi a rileggere il passato, a guardare al futuro con paura. Solo il giovane Idir, nella storia raccontata nel romanzo, sembra potercela fare, avendo sofferto l’indicibile, senza ormai più nulla da perdere.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria la nuova edizione di "Da dove viene il vento" di Mariolina Venezia
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