È stata svelata stasera mercoledì 8 giugno, presso la splendida cornice del Teatro Romano di Benevento, l’incredibile settina finalista del premio Strega 2022. Evento unico nella storia, la cinquina del prestigioso premio Strega si è infatti trasformata in una settina.
Dopo i saluti del vincitore del premio Strega 2021, Emanuele Trevi, sono stati presentati tutti i 12 candidati della famosa dozzina in gara, da cui sono stati selezionati i 7 autori che si contenderanno la finale, in programma giovedì 7 luglio al Ninfeo di Villa Giulia di Roma.
Scopriamo chi sono i sette autori finalisti, le loro opere, i voti ottenuti e perché la cinquina è diventata quest’anno una settina.
1. Mario Desiati “Spatriati” (Einaudi)
244 voti.
Gli “Spatriati” sono gli irregolari, gli incerti, gli inclassificabili, spiega Mario Desiati. Un libro che è anche la storia di una generazione fluida, sradicata, inquieta che deve guardare lontano per ritrovarsi.
Spatriati
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2. Claudio Piersanti “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli)
178 voti.
La storia è quella di un amore, un amore fatto di “ossessioni, tenacia e tenerezza”. L’amore è quello tra Giovanni e Giulia, che corre su binari sempre uguali, almeno finché non capita un evento imprevisto.
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Quel maledetto Vronskij
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3. Marco Amerighi “Randagi” (Bollati Boringhieri)
175 voti.
Un libro che restituisce l’affresco di una generazione complessa: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.
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Randagi: romanzo
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4. Veronica Raimo “Niente di vero” (Einaudi)
169 voti.
La letteratura non è un esercizio psicoterapeutico, dice Veronica Raimo, che non crede alla terapia. Un libro memoir, tragicomico, una storia di formazione al contrario che racconta con sincerità anche l’inadeguatezza dello stare al mondo.
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Niente di vero
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5. Alessandra Carati“E poi saremo salvi” (Mondadori)
168 voti.
La storia di una fuga e di una ricerca. Alessandra Carati narra la storia di una guerra vista attraverso gli occhi di una bambina di sei anni in fuga dalla Bosnia e la ricerca di un’identità perduta.
E poi saremo salvi
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6. Fabio Bacà “Nova” (Adelphi)
168 voti.
L’inconoscibilità dell’altro è uno dei temi fondanti del romanzo di Bacà che analizza da una prospettiva inedita le pulsioni e i conflitti dell’animo umano.
Nova
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7. Veronica Galletta “Nina sull’argine” (minimum fax)
103 voti.
Un libro che parla di lavoro con un linguaggio tecnico e sentimentale. La protagonista di Veronica Galletta è l’unica donna in un ambiente maschile, in cerca della propria realizzazione professionale ma soprattutto di se stessa, del proprio posto nel mondo.
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Nina sull'argine
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Perché i finalisti al Premio Strega 2022 sono sette e non cinque?
Perché sono sette gli autori finalisti della 76esima edizione del premio Strega? Alcuni pronostici preannunciavano una possibile “sestina”, ma sono stati superati dalla realtà. Si è verificato infatti un ex aequo al quinto posto tra i concorrenti finalisti e, in assenza di una piccola casa editrice tra i libri in gara, si è aggiunta a sorpresa anche una settima candidata, Veronica Galletta. Secondo il settimo articolo del regolamento infatti deve essere inclusa nella rosa dei finalisti anche un’opera pubblicata da una piccola-media casa editrice, e quest’anno è stato il turno di minimum fax.
Se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo (così definito secondo la classificazione delle associazioni di categoria e le conseguenti valutazioni del comitato direttivo), accede alla seconda votazione il libro (o in caso di ex aequo i libri) con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei (o più) candidati.
Per la stessa dinamica, anche i finalisti del Premio Strega 2020 erano stati sei invece di cinque.
Gli esclusi dalla finale del Premio Strega 2022
Restano esclusi, purtroppo, dalla finale Jana Karšaiová (Divorzio di velluto, Feltrinelli), Daniela Ranieri (Stradario aggiornato di tutti i miei baci, Ponte alle Grazie – selezionata per la finale del Campiello), Alessandra Carati (E poi saremo salvi, Mondadori), Davide Orecchio (Storia aperta, Bompiani), , Marino Magliani (Il cannocchiale del tenente Dumont, L’Orma), Alessandro Bertante (Mordi e fuggi, Baldini+Castoldi).
In attesa del 7 luglio, la sfida è ancora apertissima. Siete d’accordo con la scelta dell’incredibile settina? Per quale autore farete il tifo? Ditecelo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Strega 2022, la cinquina diventa una settina: ecco perché e chi sono i finalisti
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