Il quadrato della vendetta di Pieter Aspe

Se volete rilassarvi completamente ma senza addormentarvi, se amate i gialli ben scritti e ben congegnati, ove il mistero non è scontato, ma la lettura è scorrevole e, in senso buono, facile, dovete avvicinarvi alla lettura dei romanzi di Pieter Aspe, scrittore belga dalle multiformi capacità; prima di dedicarsi alla scrittura, ha fatto il fotografo, il venditore di vini, il custode e altri mestieri.
Il suo primo romanzo, quello di cui voglio dare un parere oggi, è “Il quadrato della vendetta” (Fazi, 2009).

Protagonista dei suoi romanzi è l’irascibile, indomabile ma arguto commissario Van In, il quale, reduce da una separazione, vive in una casa ove il buon gusto è palpabile, in un ambiente di ricercato design!
Bruges è una piccola ma caratteristica cittadina, ricca di spunti storici e monumentali, divenuta patrimonio dell’Unesco, ma nella quale sembra che la polizia, il massimo crimine che possa affrontare, siano i parcheggi selvaggi!
Ma una notte, viene derubata la gioielleria di una delle famiglie più influenti della regione, i Degroof! A firma del misfatto, viene lasciato uno strano simbolo, il quadrato di Sator, che richiama miti templari e segreti alchemici e che si fonda su varie combinazioni palindrome.

Ad affiancare il bravo commissario e il suo fidato assistente brigadiere Versavel, irrompe sulla scena, il sostituto procuratore Hannelore Martens.
La sua bellezza prorompente, la sua audacia professionale e la sua arguzia non potranno lasciare indifferente il commissario, creando un team affiatato che collaborerà nella ricerca della soluzione!

Come dicevo, nulla risulta scontato nella soluzione dell’enigma, tutto è portato avanti con sapienza, con uno stile accattivante, ma semplice, riposante, che non affatica.
Proprio per queste caratteristiche, è una lettura che consiglio, per un paio di giornate di completo relax!