Un racconto breve di Matteo Nucci dedicato agli amori estivi su L’Espresso

Nell’edizione domenicale de L’Espresso del 7 agosto 2022 si può leggere il secondo racconto dedicato agli amori estivi che il settimanale ha chiesto di scrivere ad alcuni autori italiani.
Il primo, dal titolo Cabina 82, lo aveva pubblicato Viola Ardone. Si deve invece alla penna di Matteo Nucci, noto ai lettori per la sua vocazione alla filosofia dei classici - su cui ha scritto numerosi volumi di successo - il racconto breve L’abisso del desiderio.

La vicenda è ambientata in un’estate rovente. Il narratore si trova in una minuscola stazione ferroviaria in attesa di partire. Scorge la donna, Sara, con cui quindici anni prima aveva vissuto una storia di sesso sconvolgente e di sofferenza indicibile a causa dei suoi tradimenti, degli abbandoni, degli effimeri ripensamenti.

matteonucci

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Matteo Nucci ci incanta con la sua scrittura a tratti lirica, raffinata, curata nelle scelte lessicali e stilistiche, nell’uso ricorrente delle figure retoriche, come testimonia la resa ben riuscita di certe espressioni:

Non volevo vederla, non volevo essere deluso, non volevo desiderarla, non volevo cadere nei suoi occhi.

Una scrittura poetica, ma anche realistica in alcune descrizioni della città. Roma compare a Trastevere, a San Lorenzo, “nel giardinetto davanti alle pizzerie di via Tiburtina”.
Passato da dimenticare, presente incerto in un rapporto passionale, forse malato, nel quale la voce che narra parla di sé con rimpianto, con disgusto per una donna che lo ha fatto soffrire ma da cui non si è mai davvero definitivamente separato. L’eros, di cui Matteo Nucci ha parlato di frequente nei suoi libri, torna qui violento, quasi animalesco.

Pieno di un fuoco che mi mangiava il corpo. E che mangiava il suo. Lo divorava. Infatti, la divorai.

Leggendo sembra di assistere a uno dei miti che tanto riecheggiano nella cultura di questo narratore, che riesce a coniugare in maniera eccellente nella scrittura passato e contemporaneità.