È stato uno dei primi scrittori a trasportare i lettori nelle giungle orientali. Rudyard Kipling è stato autore di numerosi romanzi, molti dei quali di ambientazione indiana, nei quali ha saputo combinare talento narrativo e impegno politico-sociale.
Kipling ha raccontato l’imperialismo britannico attraverso un ricco immaginario narrativo che non ha mai oscurato neppure i rivolgimenti negativi del dominio coloniale.
Uno dei suoi titoli più celebri è senza dubbio The Jungle Book, il Libro della Giungla, nel quale ha raccontato le avventure del cucciolo d’uomo Mowgli allevato nella giungla dai lupi, dalla pantera Bagheera e dall’orso Baloo.
Kipling scrisse la raccolta di racconti della giungla per la figlia Josephine, morta a soli sei anni a causa di una polmonite. Una prima edizione del libro con la dedica vergata a mano dall’autore fu ritrovata in una biblioteca del Cambridgeshire, in Inghilterra, nel 2010.
Nel 1907 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, a soli 41 anni, con la seguente motivazione:
In considerazione del potere dell’osservazione, dell’originalità dell’immaginazione, la forza delle idee e il notevole talento per la narrazione che caratterizzano le creazioni di questo autore famoso nel mondo.
Recensione del libro
Il libro della giungla
di Rudyard Kipling
Chi era Rudyard Kipling
Joseph Rudyard Kipling nacque a Bombay il 30 dicembre 1865 da una famiglia alto borghese di origini inglesi. All’età di sei anni venne mandato insieme alla sorella a Southsea, in Inghilterra, presso dei parenti perché gli venisse impartita un’educazione britannica.
Nel 1882 fece ritorno alla sua terra natia, l’India, dove poté affinare le proprie doti di giornalista scrivendo per alcuni giornali locali. Presto gli editori assegnarono al giovane Rudyard l’incarico di corrispondente in alcuni paesi dell’Asia orientale, Europa, America fino alla Nuova Zelanda e al Sud Africa.
In questi anni iniziò la sua carriera di scrittore con la pubblicazione della prima raccolta di racconti dal titolo Racconti semplici dalle colline (1888), a cui fecero presto seguito altri volumi di racconti.
In età adulta, a seguito di un lunghissimo viaggio, che lo porta dalla Cina agli Stati Uniti, Kipling si trasferì definitivamente a Londra e iniziò a riscuotere un certo successo con le pubblicazioni delle sue testimonianze di viaggio.
Pochi anni dopo Kipling sposò Caroline Starr Balestrier, una giovane donna di origine americana. Dopo il matrimonio pubblicò il volume Le ballate di caserma, un’innovativa raccolta di testi poetici che lo rese un autore molto popolare consolidando la sua fama di scrittore.
Nel 1894 Rudyard Kipling si trasferì negli Stati Uniti con la moglie Caroline. La coppia andò a vivere nel Vermont, dove nasceranno due figlie: Josephine, che purtroppo morirà precocemente a soli sei anni, ed Elsie.
Il successo di Kipling e il premio Nobel per la Letteratura
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Non molto tempo dopo, Kipling pubblicò il suo capolavoro in due volumi, Il libro della giungla (1894-95), il primo di una serie di romanzi per ragazzi. Le avventure originali e avvincenti dei personaggi in un’ambientazione esotica assicurarono all’autore un posto tra i classici della letteratura.
Attraverso i suoi personaggi e il suo stile peculiare, a metà tra il narrativo e il giornalistico, riuscì a esprimere il potere primigenio e selvaggio della natura, capace di contrastare la malvagità insita nell’uomo.
All’età di 41 anni gli viene assegnato il premio Nobel per la Letteratura. Fu il più giovane scrittore della storia a riceverlo.
In seguito Kipling continuò a scrivere degli argomenti più disparati, dai viaggi, all’attualità, alla politica. Il ruolo di corrispondente durante la Prima guerra mondiale gli ispirò vari scritti di carattere storico-politico, tra cui The new armies in training, 1914. Durante la guerra perse l’amato figlio John, che si era arruolato volontario nel 1915 e risultò tra i soldati dispersi.
Al figlio John, Kipling aveva dedicato il suo più struggente libro di poesie If (1865) che conteneva una serie di suggerimenti su come affrontare la vita e trovare un equilibrio.
Ne riportiamo di seguito un paio di versi:
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo.
Gli ultimi anni e la morte improvvisa
Rudyard Kipling morì improvvisamente a Londra il 18 gennaio 1936. Aveva dato alla luce dozzine di romanzi, racconti e saggi, creando una mitologia di racconti durevole che sarebbe sopravvissuta alla sua scomparsa.
La sua autobiografia Something of myself, for my friends known and unknown fu pubblicata postuma l’anno seguente.
Tra i suoi capolavori oltre al celebre Libro della Giungla, ricordiamo Capitani Coraggiosi (1897); Kim (1901); Storie proprio così (1902), i componimenti in versi Gunga Din (1892) e Il fardello dell’uomo bianco (1899).
I romanzi di Kipling ancora oggi continuano a riscuotere grande successo grazie ai numerosi adattamenti per la televisione, il cinema e il teatro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Rudyard Kipling, lo scrittore premio Nobel che narrò “Il libro della giungla”
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Vorrei aggiungere che i bambini inglesi furono inviati in Inghilterra a quella tenera età soprattutto perché sopravvissero: fra clima e febbri e malattie varie, il suolo indiana ha accolto migliaia e migliaia di essi.
Privandosi dei figli, i genitori speravano che potessero arrivare all’età adulta.