Il 12 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale degli Infermieri. La ricorrenza ricade in questa data in onore di Florence Nightingale, la pioniera dell’infermieristica moderna, che nacque proprio il 12 maggio 1820.
Chi era Florence Nightingale: pioniera dell’infermieristica
È una storia affascinante quella di Florence Nightingale che ancora oggi, a distanza di oltre un secolo dalla sua morte, non ha perso il suo valore rivoluzionario. La figura di questa infermiera temeraria si intreccia infatti strettamente con la poesia. Il suo nome era già di per sé poetico e risuona tuttora in tutta la sua melodiosa dolcezza: si chiamava Florence, in omaggio alla città di Firenze dove nacque, mentre il cognome originario “Shore” fu mutato per volontà paterna in “Nightingale” che in lingua inglese significa “usignolo”.
Florence nacque in una famiglia inglese benestante: la madre era una nobile, il padre un celebre epidemiologo. Si aspettavano da lei un buon matrimonio, nulla più. Ma fin dall’infanzia la giovane Nightingale mostrò una spiccata predisposizione per gli studi matematico-scientifici e, una volta cresciuta, disse ai genitori di volersi dedicare alla professione infermieristica che, ai tempi, era considerata esclusivo appannaggio delle religiose. Lei, invece, riuscì a trasformarla in una professione laica attuando una vera e propria rivoluzione: scrisse libri, tenne corsi, aprì delle scuole specialistiche in Inghilterra che ancora oggi riportano il suo nome.
Recensione del libro
L’infermiera inglese
di Masolino D’Amico
La poesia di Longfellow dedicata a Nightingale
Florence Nightingale è passata alla storia con l’epiteto che le fu affibbiato da un articolo del Times: “La signora con la lampada” (“Lady of the Lamp”, nell’originale Ndr). Nell’articolo veniva elogiata la straordinaria capacità di abnegazione di questa donna che, nel corso della guerra in Crimea, seppe sacrificare se stessa per mettersi completamente al servizio dei malati e dei sofferenti.
L’armonioso appellativo fu in seguito ripreso dal poeta statunitense Henry Wadsworth Longfellow che dedicò alla figura di Nightingale uno splendido poema dal titolo Santa Filomena in cui la celebrava come un emblema della femminilità eroica.
La lirica fu scritta da Longfellow nel 1857, al termine della Guerra di Crimea. Venne pubblicata per la prima volta nel numero di novembre 1858 della rivista letteraria Atlantic Monthly. Nel poema Longfellow, che conosceva Nightingale, la eleva al rango di santa operando, attraverso le parole, un processo di canonizzazione. Il titolo Santa Filomena fa infatti riferimento alla luce, si traduce letteralmente come “Santa Luce”, ma in senso figurato, come riferimento alla mitica “Signora della lampada”.
Longfellow, in seguito, dichiarò di non essere pienamente soddisfatto della poesia: credeva che il componimento non riuscisse a rendere appieno onore alla donna straordinaria cui era dedicato.
Non immaginava di aver appena consacrato Florence Nightingale alla sfera astratta, intangibile della grande letteratura. L’epiteto di “Signora della lampada” da quel momento le sarebbe rimasto legato per sempre, più vero del suo nome, facendone non una donna ma un’icona.
Scopriamo testo, analisi e traduzione della poesia.
Santa Filomena di Longfellow: testo
Whene’er a noble deed is wrought,
Whene’er is spoken a noble thought,
Our hearts, in glad surprise,
To higher levels rise.The tidal wave of deeper souls
Into our inmost being rolls,
And lifts us unawares
Out of all meaner cares.Honor to those whose words or deeds
Thus help us in our daily needs,
And by their overflow
Raise us from what is low!Thus thought I, as by night I read
Of the great army of the dead,
The trenches cold and damp,
The starved and frozen camp,The wounded from the battle-plain,
In dreary hospitals of pain,
The cheerless corridors,
The cold and stony floors.Lo! in that house of misery
A lady with a lamp I see
Pass through the glimmering gloom,
And flit from room to room.And slow, as in a dream of bliss,
The speechless sufferer turns to kiss
Her shadow, as it falls
Upon the darkening walls.As if a door in heaven should be
Opened and then closed suddenly,
The vision came and went,
The light shone and was spent.On England’s annals, through the long
Hereafter of her speech and song,
That light its rays shall cast
From portals of the past.A Lady with a Lamp shall stand
In the great history of the land,
A noble type of good,
Heroic womanhood.Nor even shall be wanting here
The palm, the lily, and the spear,
The symbols that of yore
Saint Filomena bore.
Santa Filomena di Longfellow: traduzione
Quando si compie un’azione nobile,
Quando viene pronunciato un pensiero nobile,
I nostri cuori, con lieta sorpresa,
si elevano a livelli più alti.L’onda di marea delle anime più profonde
precipita nel nostro intimo,
E ci solleva inconsapevolmente
da tutte le preoccupazioni più meschine.Onore a coloro le cui parole o azioni
ci aiutano nelle nostre necessità quotidiane
E con la loro tracimazione
ci sollevano da ciò che è basso!Così pensavo, mentre di notte leggevo
del grande esercito dei morti,
Le trincee fredde e umide,
L’accampamento affamato e congelato,I feriti del campo di battaglia,
Nei tetri ospedali del dolore,
I corridoi senza allegria,
I pavimenti freddi e pietrosi.Ecco, in quella casa di miseria
Una signora con una lampada vedo
passare attraverso il buio scintillante,
e svolazzare da una stanza all’altra.E lentamente, come in un sogno di beatitudine,
Il sofferente senza parole si volta a baciare
La sua ombra, mentre cade
sulle pareti che si oscurano.Come se una porta del cielo fosse
Aperta e poi chiusa all’improvviso,
La visione andava e veniva,
La luce brillava e si spegneva.Negli annali dell’Inghilterra, attraverso il lungo
in seguito della sua parola e del suo canto,
Quella luce i suoi raggi proietteranno
dai portali del passato.Una signora con una lampada si ergerà
Nella grande storia della terra,
Un nobile tipo di bene,
della femminilità eroica.Non mancheranno nemmeno qui
La palma, il giglio e la lancia,
I simboli che un tempo
Santa Filomena portava.
Santa Filomena di Longfellow: analisi
Il poema di Longfellow descrive il lavoro compiuto da Florence Nightingale nell’ospedale di Scutari, nel corso della Guerra di Crimea.
Il poeta nelle prime strofe riferisce di essere stato ispirato dalle suggestioni suscitate in lui da alcune letture dedicate alla guerra che descrivevano la vita miserabile nelle trincee. Nel mezzo dell’inferno più tremendo concepito dagli esseri umani, ecco che la figura di Florence Nightingale appare come una benedizione. Lei, la “Signora con la lampada”, si manifesta come un angelo portatore di luce. Longfellow descrive i movimenti della donna con una scelta terminologica precisa: “svolazzare”, Florence non cammina come i comuni mortali ma si occupa dei malati quasi volando da un letto all’altro per portare a tutti feriti le sue cure. È una visione angelica, un’ombra che i sofferenti cercano di baciare con riconoscenza.
Il riferimento alla luce nel corso del poema è costante: Longfellow vuole ribadire che la luce portata da Nightingale nel mezzo dell’ombra più nera della guerra non si spegnerà mai, non è destinata a svanire. È come una luce divina che si posa sulle sofferenze umane.
Nella conclusione il poeta evoca una dimensione ultraterrena in cui eleva la figura di Florence Nightingale investendola di santità. Non è più una donna comune, è diventata l’emblema di una femminilità eroica che, come una dea, si adorna di simboli araldici: la palma, il giglio e la lancia. La “palma” che è simbolo del martirio, ma anche della vittoria e della rinascita; il “giglio”, emblema di purezza; e infine la “lancia” che rappresenta l’invincibilità.
H. W. Longfellow attraverso il suo poema vuole consegnare la figura di Florence Nightingale a una dimensione immortale. E ci riesce. Quella luce che ha acceso brilla ancora, la lampada di Florence Nightingale non si è mai spenta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Santa Filomena”: la poesia che Longfellow dedicò all’infermiera Florence Nightingale
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