Il segreto di Riverview College di Susanne Goga

“Il segreto di Riverview College” (Giunti, 2016, titolo originale Das Haus in der Nebelgasse, traduzione di Lucia Ferrantini) è il nuovo romanzo della scrittrice tedesca Susanne Goga, nata in Germania nel 1967, già autrice di “I misteri di Chalk Hill” (2015).
Nel volume dedicato “A mia madre, Hanne Goga... dopo cento libri è arrivato il momento”, la traduttrice e scrittrice compone una storia densa di passione e mistero, fondendo con maestria ancora una volta il genere “romance” con il “thrilling”.

Londra, Autunno, 1900.

“Tilda, anche tu puoi vivere delle avventure. Ce n’è sempre una che ci aspetta, a ogni angolo della strada”.

Con questa frase Harry Gray, in procinto di imbarcarsi per il Sudafrica con il suo reggimento per andare a combattere contro i boeri, aveva salutato sua sorella Matilda. Quest’ultima mai avrebbe immaginato che le parole del fratello sarebbero state così profetiche. Rimasta sola a Londra, orfana di entrambi i genitori, da poco meno di un anno Matilda viveva nell’abitazione di Mrs Westlake, l’autrice della rinomata serie di libri su Adela Mornington,

“eroina dalla bellezza mozzafiato alla perenne ricerca di mirabolanti avventure”.

Il giorno dove tutto aveva avuto inizio Matilda aveva raggiunto la stazione di Chelsea, dove aveva preso il treno che l’aveva condotta fino alla fermata di Richmond. Qui Matilda era scesa e aveva raggiunto a piedi Riverview College. Il complesso era cinto da una cancellata di ferro battuto, nella quale erano state inserite figure di animali mitologici e altre creature: unicorni, basilischi, centauri, qualunque cosa avesse stimolato la fantasia dell’architetto. L’edificio, un maestoso esempio di neogotico, con finestre ogivali, porticine, torrette e frontoni, e un tetto su cui troneggiava una bandiera con un cavallo alato, sembrava sapere che quello era il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive. Le ragazze erano tornate in collegio la sera precedente e avevano una marea di cose da raccontarsi. Matilda era l’insegnante più giovane e lavorava al Riverview College da un anno. Ma gli ideali di Matilda, che a casa conservava dei volantini a favore del suffragio femminile, non sempre erano in sintonia con il regolamento della scuola. Il Riverview College era un istituto moderno, ma la giovane si era presto resa conto che anche lì le ragazze venivano educate in primis a diventare delle brave donne di casa dell’alta borghesia.

“Ricevevano l’istruzione necessaria a fare bella figura in società e a condurre una conversazione brillante”.

Era appena iniziato un nuovo secolo e Matilda era certa che per le donne si sarebbero aperte nuove strade. Matilda, insegnante di Letteratura Inglese, riponeva grandi speranze in Laura Ancroft, allieva sicura di sé, esuberante e testarda. Enorme era stato il suo sconcerto nell’apprendere che la studentessa era stata ritirata dal collegio dal suo tutore per motivi di salute. Il pensiero della giovane insegnante ritornava a quel pomeriggio di giugno durante il quale Laura, attraverso un’appassionata poesia, le aveva rivelato ciò che provava per lei. Matilda si era chiesta se non fosse per colpa sua che Laura non era tornata a scuola. Aveva cercato di essere comprensiva, di non ferirla, ma le delusioni d’amore fanno male. O forse era stato per la vergogna di doversi ritrovare di fronte l’insegnante cui si era dichiarata. Una grigia mattina di novembre Matilda aveva trovato una cartolina di Laura proveniente dall’Italia che nascondeva sotto il francobollo, un messaggio cifrato che l’avrebbe condotta alla scoperta di una piccola cassetta di legno.

“Cosa c’era in quello scrigno? Perché Laura l’aveva nascosto a scuola, invece che a casa? Anzi, perché aveva deciso di nasconderlo? E cosa significava quell’indizio sotto il francobollo?”