Le sette vite di Sebastian Nabokov di Franco Mimmi

Che fare se ci si trova di fronte a un autore come Vladimir Nabokov, che adorava giocare con gli incastri letterari? Franco Mimmi ha deciso di prendere tutti quelli – moltissimi – contenuti nel romanzo nabokoviano “La vera vita di Sebastian Knight” e di scioglierli uno per uno. Per questo si fa aiutare dagli alunni di un immaginario “corso di lettura creativa”. Lo scopo è di ricostruire i libri e le vite che l’autore russo-americano ha inserito a spizzichi e bocconi nel suo libro.
Operazione assai complessa perché assai complesso è il libro di Nabokov. Per averne un’idea basta leggere un brano della postfazione di Giorgio Manganelli, che dice:

“Il fratellastro di Sebastian Knight, geniale scrittore morto in giovane età, tenta di scriverne la vita; in teoria, il libro dovrebbe essere una biografia immaginaria: non lo è. È l’autobiografia del fratellastro… La forma del romanzo è questa, un autore scrive un libro su di un autore che vorrebbe scrivere un libro su di un autore il quale, incidentalmente, ha avuto in animo di scrivere una biografia fittizia; di questo autore praticamente non si hanno notizie che non siano ingannevoli o tautologiche, e anzi l’unica vera ’notizia’ è che Sebastian, scrittore, ha scritto dei libri. Qui il gioco si complica: di ciascun libro viene data qualche informazione; talora si racconta la trama e almeno una, del romanzo “Successo”, è talmente affascinante da porci la domanda perché mai Nabokov non abbia scritto quel libro, invece di riassumerlo. Oltre ai riassunti, ci sono le citazioni, ampie e significative...”

Il docente di lettura creativa del libro di Franco Mimmi affida agli alunni, divisi in gruppi guidati ognuno da un collega che assomiglia a un attore (ovviamente la cosa non è gratuita), il difficile compito di trovare e raggruppare quei riassunti e quelle citazioni. In questo modo dovranno ricostruire i cinque libri che Sebastian Knight ha scritto nella sua vita. Tra una esposizione e l’altra il prof va mettendo in risalto i grandi temi dell’autore di “Lolita”: l’esilio della sua famiglia, il passaggio dal russo all’inglese, le ricorrenze della sua passione per gli scacchi in quasi tutti i romanzi, i colori preferiti. E le caratteristiche del suo stile, perché, raccomandava Nabokov stesso:

“Soprattutto metti il come prima del che cosa…”

“Le sette vite di Sebastian Nabokov” è un gioco funambolico che nessun amante della grande letteratura dovrebbe perdersi, e che nessun amante di Nabokov può perdersi.