Molto parole di utilizzo comune derivano dai miti greci, ma ce ne sono altrettante che provengono anche dalla storia dell’antica Grecia. Fra queste, possiamo menzionare due aggettivi che vengono spesso utilizzati anche in ambito giornalistico: laconico e spartano.
Perché e quando si dice "spartano"?
Prendiamo, per esempio, questa frase del Corriere della Sera:
"Dimenticate le mini casette, che tra la recessione e i tassi demografici a zero sono ormai un piccolo motore immobiliare, simbolo triste ed ingannevole della decrescita felice. Il nuovo trend negli stili abitativi e di vacanza è ancora più spartano: è il furgoncino".
L’aggettivo spartano deriva da Sparta, l’antica polis greca che sorse a seguito della dominazione degli Achei (ovvero i micenei, coloro che, secondo la narrazione di Omero, combatterono la guerra di Troia) da parte degli Spartani. Gli antichi Achei furono sottomessi e ridotti in schiavitù (iloti), oppure confinati nei territori limitrofi (perièci), godendo della libertà ma senza avere diritti politici.
Ad un certo punto della sua storia, a Sparta sorsero dei feroci conflitti interni, causati soprattutto dall’ineguale distribuzione della terra, che era stata assegnata in prevalenza all’aristocrazia, mentre il demos (popolo), rimase sprovvisto dei lotti migliori.
Questo malcontento del demos portò presto ad una situazione di forte instabilità. Per sedare i conflitti interni, Licurgo (VII secolo a.C.), il grande legislatore che emanò la prima costituzione, ridistribuì in maniera più equanime le terre ed introdusse un regime rigoroso, basato sulla semplicità e sull’austerità, che metteva al bando ogni forma di lusso e di spreco.
Per difendere la città dalle minacce esterne, i cittadini spartani venivano assoggettati, fin dalla tenera età (sette anni) ad un’educazione militare molto severa. I pasti erano in comune e l’addestramento intenso. Gli iloti, invece, continuavano a coltivare la terra.
Da queste riforme ha origine l’aggettivo spartano, che significa severo, rigoroso. Un’educazione spartana è un’educazione rigida, uno stile spartano è minimale, privo di accessori o fronzoli inutili.
L’aggettivo viene spesso utilizzato anche nell’ambito dell’arredamento, soprattutto a proposito del moderno stile minimale, o minimal, che è semplice, essenziale e privo di decorazioni, e quindi può essere definito spartano.
Perché e quando si dice "laconico"?
La città di Sparta si trovava nella regione greca della Laconia. Da questa è derivato un altro aggettivo, laconico, che viene utilizzato per indicare uno stile di scrittura o un modo d’esprimersi molto conciso, sinottico (da sinossi, riassunto), compendioso, al punto da poter risultare anche non troppo gradevole.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cosa significano gli aggettivi spartano e laconico? Le parole della storia
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Significato di parole, proverbi e modi di dire
Lascia il tuo commento