La signora dello zoo di Varsavia
- Autore: Diane Ackerman
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2017
“Una storia vera” è il sottotitolo di “La signora dello zoo di Varsavia” (Sperling & Kupfer, 2017, titolo originale The zookeeper’s wife, traduzione di Mara Dompè) di Diane Ackerman.
Il romanzo narra la storia di Antonina Żabiński e di suo marito, il dottor Jan Żabiński, i quali nella Varsavia occupata dai tedeschi, salvarono la vita a molti ebrei. Dal libro è stato tratto il film omonimo diretto da Niki Caro e interpretato da Jessica Chastain, Daniel Brühl e Johan Heldenbergh che sarà proiettato in tutte le sale cinematografiche dal prossimo 16 novembre.
Varsavia. Estate 1935.
“All’alba, in un quartiere periferico di Varsavia, la luce del sole si arrampicava lungo i tronchi dei tigli e saliva lentamente i muri bianchi di una villa in stucco e vetro degli anni Trenta. All’interno il direttore dello zoo e sua moglie dormivano in un letto artigianale di betulla bianca”.
Presto il gibbone avrebbe iniziato a gridare, e allora nessuno sarebbe più riuscito a dormire in quel baccano infernale: né uno studente rimasto sveglio fino a tardi, né un neonato. Jan, alto e magro, con un naso importante, occhi scuri e spalle muscolose, si alzava di buonora, indossava un paio di pantaloni e una maglia con le maniche lunghe e infilava al villoso polso sinistro un grosso orologio, per poi scendere silenziosamente di sotto. Nel difficile quartiere di Praga, una zona industriale e povera, ma a soli quindici minuti di tram dal centro, i coniugi Żabiński, condividevano la passione per gli animali.
“Antonina era contenta che il suo zoo fosse un giardino ricco di creature leggendarie, dove le persone potevano conversare con gli animali feroci”.
Il parco del giardino zoologico era arricchito da piante di sempreverdi, il ginkgo e le querce. Era il primo zoo polacco che non rinchiudeva gli animali in gabbie anguste; al contrario, Jan aveva cercato di adattare ogni recinzione all’animale e di riprodurre il più possibile le condizioni in cui avrebbe vissuto allo stato selvaggio. Purtroppo il mondo intorno a quest’isola felice stava per cambiare. Quando nel 1939 la Polonia venne invasa dai nazisti, la coppia fu costretta a sottostare al nuovo capo zoologo nominato dal Reich, Lutz Heck, fervente e potente nazista. Lo zoologo Heck, “alto e muscoloso, con i capelli pettinati all’indietro e un paio di baffi neri”, direttore dello zoo di Berlino, prevedeva un programma di allevamento selettivo per la struttura zoologica mediante l’eugenetica nazista (politica sociale razzista attuata dalla Germania di Hitler, avente come fine il miglioramento della razza mediante l’eugenetica, insieme di teorie e pratiche miranti a migliorare la qualità genetica di un certo gruppo di individui). I coniugi Żabiński non si arresero impegnandosi prima a salvare gli animali superstiti e poi, quando la violenza nazista si accanì contro gli ebrei, i coraggiosi Antonina e Jan non esitarono a trasformare lo zoo e i suoi sotterranei in un rifugio per i perseguitati, salvando più di trecento persone tra ebrei e militanti della Resistenza polacca.
In una nota all’inizio de “La signora dello zoo di Varsavia”, che ha vinto l’Orion Book Award, la saggista, scrittrice e poetessa americana Diane Ackerman, rivela che
“per raccontare la loro storia mi sono rifatta a molte fonti, che ho elencato nella bibliografia, ma soprattutto ai ricordi (basati sul mio diario e su appunti sparsi) di Antonina Żabiński, che ben esprimono il sensuale incanto di quel luogo, ai suoi libri autobiografici per bambini, come Vita allo zoo, ai libri e ai ricordi di suo marito Jan e alle interviste che la coppia ha rilasciato a giornali polacchi, ebraici e yiddish”.
Diane Ackerman, la quale aveva entrambi i nonni materni provenienti dalla Polonia, ha il merito di portare alla luce un avvenimento poco noto relativo alla crudeltà nazista, mostrando che, con coraggio e dedizione, è possibile vincere il male per costruire un futuro migliore.
“Un silenzio funereo opprimeva la tenuta e lei cercava di persuadersi che non era un sonno di morte ma il letargo”.
La signora dello zoo di Varsavia
Amazon.it: 10,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La signora dello zoo di Varsavia
Lascia il tuo commento