Sono tornati i Braccialetti Rossi
- Autore: Mimmo Parisi
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
“Sono tornati i Braccialetti Rossi” (Edizioni Stile Libero, 2017, pp. 220) è stato pubblicato il 10 gennaio 2017; l’autore è Mimmo Parisi. L’idea del libro è sorta a ridosso della partecipazione dell’autore al premio letterario Nota d’Autore 2016. Infatti e a onor del vero, il titolo citato, era già presente nel libro di esordio di Parisi, “Racconti di periferia”. En passant e per correttezza, si ricorda che il volume appena segnalato è giunto al secondo posto dopo “Scusate il disordine” di Luciano Ligabue. Erano presenti anche (ex aequo con Parisi), Mattia Briga con “Non odiare me” e, al terzo posto, l’ottimo Cristiano De Andrè con “La versione di C.”.
Comunque, in seguito all’accoglienza riscossa al premio letterario, si è pensato che il racconto “Sono tornati i Braccialetti Rossi” meritasse un maggior approfondimento. Così è stato programmato anche un nuovo arrangiamento per i personaggi, aggiungendone perfino qualcuno nuovo di zecca. Va da se che, trattandosi di un autore che, come Mimmo Parisi, proviene dal cantautorato, il termine arrangiamento indirizzato a questa sua seconda fatica, è perfettamente in linea con il personaggio.
L’ambiente che ospita le quinte per i piccoli eroi presentati da Mimmo Parisi, è quello realistico di un ospedale dell’Emilia Romagna. La città è Bologna. L’ospedale, è il Bellaria. Un contesto, quindi, tangibile nella sua presenza architettonica e urbana. È in questo reparto, costituito da diverse specialità, che si muovono le invenzioni dell’autore. È nei corridoi colorati e percorsi da medici clown che regalano sorrisi; da medici che regalano speranze; da infermieri che regalano solo le “migliori medicine”, che si svolgono le avventure di chi, troppo piccolo per rinunciare al futuro, si arma di invenzioni per superare il tempo del ricovero.
È qui, nella Neuropsichiatria Infantile IRCCS, nella della Neurochirurgia Pediatrica, nella Chirurgia Plastica Infantile e nella Medicina Riabilitativa Infantile che il “domani” e il “futuro”, insomma, i bambini del libro di Mimmo Parisi, vengono accolti. Nell’attesa che vengano riconsegnati alla loro vita. Ai loro genitori. Ai loro compagni di scuola. Poi, magari, a scuola racconteranno della loro “vacanza” ospedaliera. Perché i bambini, sono bambini. E, anche quando non c’è alcun segno vacanziero, quando non ci sono onde marine, non ci sono parchi per nascondersi o castagne da raccogliere, per loro è l’occasione giusta per inventarsele, queste cose.
Perché i bimbi presenti in “Sono tornati i Braccialetti Rossi” fanno gruppo? La risposta è semplice: i piccoli protagonisti inventati dal cantautore, seguono la stessa voglia di mettersi insieme dei loro “doppi” televisivi. In altre parole, essi si mettono insieme per superare e per resistere. È un momento della propria vita, che quei bambini dovrebbero vedere solo in un film. Girato da attori. Non da bimbi malati, quali sono loro.
Ecco perché, l’autore fa dire ai suoi piccoli protagonisti una frase come
“Ieri non potevo, domani non lo so, ma oggi posso e devo resistere”.
Perché è l’unico modo per restare combattenti. Hic et nunc. Perché il passato è già passato, perché domani non si sa se si avrà abbastanza forza per resistere alla bufera dell’esistenza: resta solo il presente per combattere. L’unico modo per, domani, uscire dalla porta centrale dell’ospedale come un coriandolo gentile nella brezza primaverile.
Sono tornati i Braccialetti Rossi: ieri non potevo, domani non so, oggi posso e devo resistere
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Ci sono dei libri che sembrano avere una chance in più a prescindere. Basti orientarsi e risolversi ad analizzare i classici best seller. Sicuramente sono dei testi ben fatti e ricchi di una storia pronta a farsi apprezzare dal lettore appassionato. Tuttavia, è un’avventura erta cercare di individuare la miscela che compone quegli scritti. Sembrano quasi tutti fatti con la stessa formula segreta della Coca Cola: a niente porterebbe, d’altra parte, farne l’analisi chimica o, giusto per restare all’interno della disciplina, letteraria. Per quanto si possano determinare scientificamente gli ingredienti, se non interviene l’inventore primario, il risultato sarà di approssimazione. All’interno del campo letterario un destino simile – nell’ampia e lussureggiante casistica mondiale – appartiene a un testo partito in sordina, ma che ha poi portato a casa un buon risultato: il romanzo “Sono tornati i Braccialetti rossi”, autore Mimmo Parisi. Parisi è sostanzialmente un cantautore. Tuttavia, cosa comune fra tanti suoi colleghi, anche per lui lo spazio angusto dei tre minuti e mezzo dell’MP3 lo ha portato verso territori e discipline altre. Ma vicine, comunque, all’attività della scrittura. Ed è da quell’imput verso uno spazio semantico più ampio che nacque “Sono tornati i Braccialetti rossi”. Era il 2017 e i lettori, oltre al libro di Albert Espinosa – lo scrittore che ha dato il via, va da se, al grande fenomeno mediatico che ruota intorno ai piccoli protagonisti – e oltre alla fiction televisiva altrettanto famosa, hanno potuto accedere al mondo dei ‘braccialetti rossi’ bolognesi. Infatti, il libro di Parisi, lungi dal continuare o frequentare un ambiente narrativo che facesse capo direttamente a Espinosa o alla fiction della dottoressa Lisandri, ha in maniera straordinariamente originale preso come protagonisti, dei bimbi veri che, per ragioni di marca patologica – è ovvio – hanno avuto esperienza di frequentazione della Pediatria dell’ospedale Bellaria, Bologna. A margine di quanto segnalato, va indicato ora l’attuale destino dell’opera di Parisi. Insomma, con il termine dell’estate e l’inizio dell’autunno 2018, è stata varata una ragguardevole seconda edizione di “Sono tornati i Braccialetti rossi” (stile LIBeRO, pag. 176). Infatti e diversamente da altre operazioni simili, l’autore e il suo entourage hanno voluto regalare ai nuovi lettori – ma l’invito è esteso anche a quelli che hanno già la prima edizione – le avventure di questi piccoli protagonisti ribadite e incluse tra un incipit e un epilogo nuovissimi.