L’ultima puntata del 30 ottobre 2024 del programma Una giornata particolare su La7 del giornalista Aldo Cazzullo si è occupata della difficile ricostruzione della morte del poeta, scrittore, regista, opinionista Pier Paolo Pasolini, massacrato all’idroscalo di Ostia nella notte fra il primo e il 2 novembre 1975. Per la sua morte oltremodo drammatica, fu processato un diciassettenne, Pino Pelosi detto La Rana, trovato in fuga nell’auto Alfa Romeo del regista, condannato dopo vari gradi a nove anni di carcere. Ora Pelosi è morto da qualche anno, ha cambiato versione riguardo all’uccisione di Pasolini, ma la verità su chi fosse presente quella tragica notte sul luogo del crimine non sarà mai accertato.
Cazzullo nella sua incalzante ricostruzione ha intervistato Dacia Maraini, grande amica dello scrittore, e Walter Veltroni. Nei filmati d’epoca si ascolta la testimonianza dello scrittore/pittore Carlo Levi, che nel suo romanzo più celebre, Cristo si è fermato a Eboli, descrisse le condizioni indicibili degli abitanti di Matera, denuncia che sollecitò la visita di Alcide De Gasperi, allora capo del governo, che si impegnò per il risanamento della città.
In quel luogo nel 1965 Pier Paolo Pasolini decise di girare il suo film più bello e intenso, Il Vangelo secondo Matteo, in bianco e nero, pieno di presenze tra cui quella della madre del poeta, Susanna, ai piedi della croce: una sorta di profezia, quando solo due anni dopo quella madre dolente affrontò la morte sanguinosa del secondo adorato figlio. Guido, il primogenito, partigiano della brigata Osoppo, giovanissimo era stato fucilato dai partigiani comunisti filo-titini.
Nella ricostruzione accuratissima di Cazzullo, si citano i libri che diedero fama a Pasolini, “Accattone”, “Ragazzi di vita”, i suoi film girati a Roma, “Mamma Roma” con un’indimenticabile Anna Magnani, “Uccellacci e uccellini” con Ninetto Davoli, l’amico di sempre che si confronta con il grande Totò.
Nell’ultima parte molto coinvolgente del programma, compaiono scene dell’ultimo film di Pasolini, “Le 120 giornate di Sodoma”, che per le sue scene di tortura molto violente fu oggetto di ripetute censure. Pasolini, omosessuale, in giro di notte con un ragazzetto di vita, autore del celeberrimo articolo sul Corriere della Sera dal titolo “Io so. Ma non ho prove né indizi”, disturbava molto la classe dirigente italiana in quel momento storico.
Sulla sua morte Cazzullo ha messo in campo diverse ipotesi, grazie ai più recenti metodi di indagine molto più accurati sul piano scientifico di quanto avvenne all’idroscalo in quella terribile notte, una pietra miliare nella storia della cultura italiana: la morte di un grande poeta, ricordato con commozione al suo imponente funerale da Alberto Moravia:
“Con Pasolini abbiamo perso un poeta”, “un uomo profondamente buono, mite e gentile.”
Storia e memoria di cinema, cultura, poesia, letteratura, politica, tutto riassunto nel delitto feroce di una voce profetica che manca ancora agli Italiani che credono nella poesia, nel cinema, nella cultura come mezzo di pace e di consapevolezza.
A Pa’, la canzone di Francesco De Gregori dedicata a Pier Paolo Pasolini, riascoltata con piacere nel corso del programma.
Pier Paolo Pasolini, una giornata particolare: il video della puntata
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’ultima notte di Pier Paolo Pasolini, ricostruita da Aldo Cazzullo: il video
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