Lucinda Riley con il suo nuovo romanzo “La ragazza italiana” ci regala un romanzo intessuto di colori italiani:
“Adesso la sua voce era più matura ma era la stessa voce, quella che l’aveva fatto piangere come un bambino quando aveva cantato “Ave Maria” a Napoli, tanti anni prima”.
Rosanna Menici ama cantare e lo fa da sempre; lo considera un dono di natura. Chiunque rimane estasiato di fronte alla purezza e alla potenza della sua voce. La sua famiglia però, troppo povera e rozza, non ha mai riconosciuto il suo talento, ad eccezione di suo fratello Luca; inoltre nessuno sa che lei ha iniziato a prendere lezioni da uno stimato professionista. La prima volta che incontra Roberto Rossini non è altro che una ragazzina minuta e spaventata mentre lui è un tenore bello ed acclamato. Il loro incontro non è che il preludio di un emozionante destino.
“Furono giorni stupendi. Solo noi tre, nella nostra bellissima casa. (…) Per me era il paradiso. (…) Ma ovviamente le cose erano destinate a cambiare. Come sempre”.
L’atmosfera magica ed importante del teatro La Scala è il palcoscenico perfetto per portare alla gloria i due talenti, anni dopo il loro primo incontro, ma alla consacrazione professionale seguirà presto quella personale. Il playboy indefesso pare abbia perso la testa per Rosanna: il loro amore è travolgente, disarmante ed ossessivo. Si sposano in gran segreto, lontano dai riflettori, e la loro unione sarà allietata dall’arrivo di Nico, un dono meraviglioso. Il destino però non tarderà a complicare la loro vita: scandali, segreti e bugie faranno il resto. Ciò nonostante il loro amore è consegnato alla storia perché:
“Un amore come il nostro non muore mai. Lo vedo. Lo vedo ovunque”
Un amore che li unisce, così, nel tempo e nello spazio.
Lucinda Riley con il suo ultimo libro onora il nostro Paese catturandone con profondità la bellezza e il fascino. Il mondo dell’opera, dei teatri più belli del mondo e del repertorio lirico è un tema originale, trattato con cura e padronanza degli argomenti. La trama è ricca di dettagli e segreti che vengono svelati a poco a poco anche grazie all’uso dell’espediente narrativo dei salti temporali. La prosa è elegante, ricercata e coinvolgente. Una storia che si sviluppa per trent’anni, dal 1986 al 1996, che tiene col fiato sospeso il lettore che non può che divorare le pagine in una lettura travolgente.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’ultimo libro di Lucinda Riley: una storia tutta italiana
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