“L’uomo che vendeva diamanti” (traduzione di Marina Morpurgo, pp. 332, euro 17,50) di Esther Kreitman Singer (1891-1954) è disponibile nella Collana Varianti di Bollati Boringhieri. Il romanzo finora inedito della sorella maggiore dei celebri Israel Joshua e Isaac Bashevis (premio Nobel per la Letteratura nel 1978), era stato pubblicato nel 1944 ed è ambientato tra l’Anversa dei diamanti e la Londra degli esuli.
Amaro il destino di Esther Kreitman Singer, che venne considerata figlia di un Dio minore sia in famiglia sia dal mondo letterario. L’intelligente ed erudita scrittrice, nata a Bilgoraj in Polonia nel 1891, dovette subire la sua condizione di essere nata femmina. “Chi sarò da grande?” chiedeva la piccola Hinde - come veniva chiamata dai familiari - al padre, il rabbino chassidico Pinchos Mendel, “Nessuno” era la laconica risposta. La colta madre Bathsheva la disprezzava ritenendola isterica e brutta. Alla ragazzina, costretta alla cura della casa al numero 10 di via Krochmalna, non era stata concessa una degna istruzione, lacuna alla quale Hindele pose rimedio acculturandosi per proprio conto. Non a caso il fratello Isaac si ispirò a Esther per scrivere il racconto “Yentl” (1960), la storia di una giovane che si veste da uomo pur di frequentare la yeshiva, la scuola talmudica.
Quello che sappiamo sulla vita di Esther Kreitman Singer lo dobbiamo al suo libro, di prossima pubblicazione da Bollati Boringhieri, “Deborah” (1936), nel quale la scrittrice tramite la voce della protagonista, ribadisce il suo diritto allo studio, e nelle memorie del fratello Isaac “Alla corte di mio padre” (1966). Quando aveva poco più di vent’anni, malgrado fosse innamorata di un giovane ebreo d’idee socialiste, a Esther fu imposto un matrimonio combinato con il polacco Avraham Kreitman, con il quale andò a vivere in Belgio, dove l’uomo lavorava come tagliatore di diamanti. La madre, non tollerando l’ambizione letteraria della figlia, gettò via tutto quello che la ragazza aveva scritto. Con l’avvento della I Guerra Mondiale, la famiglia Kreitman si trasferì a Londra. Qui Hinde nel 1926 tradusse in yiddish Charles Dickens e Bernard Shaw oltre a pubblicare racconti su vari giornali yiddish. L’ambiente e l’atmosfera della comunità ebraica immigrata dalla Polonia e dalla Russia, prima ad Anversa e poi nella capitale inglese, rivive nelle belle e vivaci descrizioni, soffuse della tipica ironia yiddishin, in questo volume da poco disponibile in libreria.
La trama del romanzo
Il ricco e potente uomo d’affari Gedaliah Berman, commerciante di diamanti che è uso valutare le persone con il metro del valore dei suoi preziosi diamanti, si scontra da un lato con il pigro figlio David, il quale ama leggere Spinoza e fumare, e dall’altro viene circuito astutamente dalla figlia per ottenere favori e denaro. La povera moglie Rochl patisce la prepotenza del frustrato Berman specialmente quando Gedaliah viene a sapere che il figlio di un suo concorrente sta per sposare la figlia di un uomo benestante e altolocato. Un romanzo tutto da leggere e da gustare per i fedeli lettori di Isaac e Israel, inestimabili cantori e testimoni di un magico e affascinante mondo scomparso. Accanto ai fratelli Singer dobbiamo aggiungere Esther, considerata da Isaac la più grande scrittrice in lingua yiddish, la quale è entrata dalla porta principale nell’universo dei grandi scrittori, a lei negato per tanto tempo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “L’uomo che vendeva diamanti”, il romanzo finora inedito di Esther Kreitman Singer in libreria
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