Vincenzo Consolo

Circola nell’intero, avvincente racconto di Vincenzo Consolo il melodioso canto di una Sicilia luminosa e al tempo stesso attraversata da una condizione di arretratezza sociale in pieno secolo dei lumi; un’alternanza, a dirla con Traina, “di inferno e paradiso”.

Mondadori, 2020 - Il viaggio in Sicilia, che in modo struggente e suggestivo l’autore compie, è la rappresentazione della bellezza antica e dell’odierna bruttezza, dovuta al potere clientelare e mafioso che ha consentito erronei modelli di sviluppo e l’esodo di massa dall’isola.

Mondadori, 2018 - La polifonia dei destini individuali e di un’intera collettività, colta nel momento in cui la violenza viene esercitata sulla ragione: solo la scrittura può sciogliere i grumi corrosivi.

L’opera segna un recupero della civiltà contadina siciliana, fra soprusi e rivolte; magicamente raccoglie le tracce di antiche civiltà, restituendo all’attenzione figure esemplari, culturalmente e civilmente impegnate.

Mondadori, 2014 - Cinquantadue racconti che rivelano con fine umorismo, in massima parte, la coscienza etico-sociale e critica di Vincenzo Consolo che coniuga la storia personale con quella collettiva.

È il romanzo d’esordio di Vincenzo Consolo in cui la potenza visionaria si coniuga con un melodioso linguaggio che, costruito col dialetto, l’accosta a Gadda con l’esito d’una verità poetica che trascende il tardo neorealismo.

Mondadori, 2020 - Storia di un lungo viaggio dal procedimento memorialistico intrecciato con la coscienza civile di un personaggio-scrittore siciliano che acquista coscienza del fallimento generazionale e della pervasività del potere mafioso.