Akira Toriyama non c’è più. Il mangaka che ha inventato il genere shonen battle è venuto a mancare lo scorso 1° marzo, ma la notizia è stata resa nota solo in questi giorni. Tra le sue opere principali la più importante è Dragon Ball, ma non mancano opere minori come Dottor Slump e Arale, oppure la saga videoludica di Dragon Quest. Toriyama è stato anche maestro di diversi mangaka importanti, come Eichiiro Oda di One Piece, Tite Kubo di Bleach e Masashi Kishimoto di Naruto. Oggi ne ripercorriamo la sua storia.
Akira Toriyama: chi era e la carriera
Nato a Nagoya nel 1955, Toriyama propone una sua prima opera al concorso della Weekly Shonen Jump, rivista di settore della casa editrice Shueisha che consente di ottenere un premio in denaro e prospettive di lavoro all’interno dell’azienda del fumetto giapponese. Anche se il vincitore sarà un altro, l’esperienza consente a Toriyama di trovare l’editore Kazuhiko Torishima, che lo invita a proseguire questa strada.
Nel 1978 Toriyama riprova il concorso e questa volta lo vince con Wonder Island. Nel 1981 è la volta di Dr. Slump e Arale, che farà vincere ad Akira lo Shogakukan Manga Award. Le due storie autoconclusive successive porteranno al capolavoro che è Dragon Ball. La serie passa ad anime nel 1989 e non si ferma fino a oggi, con la serializzazione Super attualmente in corso.
La fine della serializzazione manga di Dragon Ball porta Toriyama ad aiutare i suoi allievi con alcuni crossover speciali, come quello con Eichiiro Oda e One Piece nel 2006. Nel 2008 è invece la volta della collaborazione con Masakazu Katsura, autore di I’’s e Zetman. Toriyama ha lavorato anche in videogiochi come Dragon Quest, Chrono Trigger e Blue Dragon.
Il magaka è stato stroncato da un ematoma subdurale acuto, ovvero un’emorragia all’interno del cervello.
Dragon Ball e le altre opere di Akira Toriyama
La produzione di Toriyama annovera 36 storie brevi, 7 manga, 2 raccolte, 11 videogiochi e 7 altri progetti dove ha collaborato alla supervisione o alla sceneggiatura.
L’opera principale è Dragon Ball. Il protagonista è Goku, un bambino di cui vediamo tutta l’evoluzione lungo le varie serie. Alla morte di suo nonno adottivo, Goku incontra Bulma, che gli propone di raccogliere le 7 sfere del Drago che consentono di realizzare un desiderio. Con il tempo la storia aumenta il raggio d’azione, partendo dai Paesi del mondo fino ad arrivare alle espansioni dei diversi universi e alle divinità più o meno forti da affrontare.
Un’altra opera che viene citata è Dr. Slump e Arale. In un piccolo villaggio, lo scienziato - il Dr. Slump, appunto - decide di creare una bambina robot. Purtroppo, però, il robot ha una vita propria e non ha nessuna intenzione di obbedire. In più, il dottore teme che il suo villaggio non possa capire: così per tutti Arale diventa una ragazzina di 13 anni come tante, che va a scuola e causa disastri.
Il saluto dei suoi allievi
Gli allievi di Akira Toriyama hanno testimoniato il loro affetto con tavole dedicate e lettere. Ecco alcuni spezzoni.
“Spero che il paradiso sia così piacevole come lo avevi immaginato tu, Sensei.”
scrive Eichiiro Oda di One Piece.
“Ho iniziato a disegnare manga perché volevo essere notato da Toriyama—sensei, era tutto per me”
commenta Toyotaro di Dragon Ball Super.
“Ho appena saputo della morte del mio sensei, e mi ha travolto una sensazione di vuoto anche peggiore di quando Dragon Ball finì”
spiega Masashi Kishimoto di Naruto.
“Senza Toriyama sensei non sarei diventato un mangaka, sono molto triste”
commenta Hiro mashima di Fairy Tail ed Eden’s Zero.
“Non riesco a credere che sia veramente deceduto, forse perché per me è sempre stato come una stella nel cielo, anche quando era in vita”
spiega Yusuke Murata di One Punch Man.
L’addio sui social a Akira Toriyama
Per le generazioni X e Millennial, l’addio ad Akira Toriyama significa la fine di un’era. Il motivo è semplice: Dragon Ball ha ottenuto grande successo e, tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, veniva trasmesso dalle reti Mediaset verso le ore 13 - 13:30, diventando così un ricordo indelebile dell’infanzia anche per i non appassionati del mondo anime e manga.
Sui social in tanti hanno ricordato il Maestro anche con riferimenti alla sua opera principale, Dragon Ball. Infatti, nella serie Dragon Ball Z, il protagonista muore nel salvare il Pianeta e per tornare sulla Terra deve percorrere un lungo serpente, chiamato nella versione italiana appunto Serpentone.
Alcuni fan non hanno mancato di creare delle immagini con il mangaka che intraprende ora lo stesso percorso, oppure con i suoi personaggi che partecipano alle esequie.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Akira Toriyama: è morto il creatore di Dragon Ball
Lascia il tuo commento