Apocrifo doppio cerchio
- Autore: Paola Insui
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
È una storia di formazione e di crescita quella di Egle, la protagonista di “Apocrifo doppio cerchio”, il nuovo romanzo di Paola Insui, recentemente pubblicato da Rudis Edizioni. Discernimenti, nuove consapevolezze, la ricerca della giovane donna che si muove tra le pagine del romanzo è ricca di sorprese e di nuove scoperte, che la porteranno a delle scelte e delle decisioni lucide e chiare, per quanto difficili, a delle svolte vitali che renderanno la sua esistenza più vera e matura.
Paola Insui ci racconta due anni di vita della sua protagonista, inserisce Egle in un’atmosfera contornata dal mistero, in una dimensione dove la realtà sfuma facilmente nel sogno. Quella che la scrittrice porta all’attenzione dei lettori è la dimensione spirituale di Egle, una ricerca che, piuttosto che a obiettivi tangibili, anela all’elevazione spirituale: il suo sogno è quello di una vita etica, una vita buona, giusta nel pensare e nell’agire, una vita vissuta in un pianeta perfetto perché abitato dalla pace e dal rispetto.
I sogni però fanno presto a scontrarsi con la realtà. Egle, infatti ha 21 anni, un’età che dell’incertezza fa il suo tratto distintivo, reso ancor più marcato dalle scelte della ragazza che, da una piccola cittadina di provincia, decide di stabilirsi per un po’ di tempo a Firenze. Cambiano subito le coordinate fondamentali di un’esistenza: serve un lavoro, cresce il desiderio di avere nuovi amici, Egle incomincia ad assaporare il fascino del viaggio, che sia quello per tornare a casa o per raggiungere una capitale europea.
Tutto nella sua vita sembra un grande caos, anche se Paola Insui riesce bene nell’impresa di dare forma narrativa a un romanzo per certi versi intimista, dove alla vita reale si alternano facilmente impressioni, riflessioni, meditazioni della protagonista.
Il desiderio di guardarsi dentro, per Egle, non nasce solo dalla necessità di distanziarsi da tanti subbugli e da tanti fermenti interiori, lei vuole comprendere i fili rossi che legano gli esseri umani, quei canali carsici che, pur invisibili, sembrano talvolta determinanti per cogliere il vero senso dell’esistenza e degli eventi. È per questo che Egle, che sente forte il malessere che la tormenta, intraprende un percorso ascetico, un’impresa rischiosa che alla fine la porterà a una crisi esistenziale.
Una rottura silenziosa ma non per questo meno netta, che la rinnova e la purifica: un passato opaco, imperfetto e incompleto, lascia ora il posto a una comunione piena con un Dio creatore, con la fonte della vita stessa. Adesso Egle è davvero viva, grazie a una ritrovata fede che le fa scorgere in Dio (un Dio che è arché piuttosto che Dio cristiano, un Dio cosmopolita, quel Dio che si ritrova al fondo di tutte le religioni e di tutte le culture) non solo l’origine della vita ma anche l’origine del bene, la luce che illumina l’esistenza e ci consente di vivere una vita autentica, ispirata da valori elevati.
Pace, rispetto, accoglienza, in una prospettiva individuale e collettiva; libertà soprattutto. È questo che la giovane Egle ricerca, è questo che il "Apocrifo doppio cerchio", intrecciando percorsi di vita vissuta e di analisi interiore, vuole comunicare al lettore, un libro che per ammissione della stessa autrice potrebbe, almeno per certi versi, apparire sconclusionato e inconcludente nella trama ma che, però, instilla di certo il desiderio vivido e spontaneo di una libertà anelata e ricercata, di una creatività assoluta.
Come ha spiegato Paola Insui,
“Ho scritto questa storia, la storia di Egle, prendendo spunti in parte dalle mie sperimentazioni, vivendo la mia realtà. Ed il filo conduttore è in parte una anelata libertà, libertà che poi diventa per la protagonista del mio libro, un valore un punto cardine e obiettivo primordiale. Sempre alla ricerca di nuovi sradicamenti da ciò che non accetta, sempre nuovi atti, azioni e sperimentazioni, messe in atto, rese vivide manifestazioni, di una amata e sempre ricercata libertà”.
Paola Ines Antonucci (Mendoza, Argentina, 18 Aprile 1979), in arte Paola Insui, è cittadina del mondo, dallo schietto sentire cosmopolita. Giunta in Italia nel 1990, ha conseguito il diploma di Dirigente di comunità, ad indirizzo psicopedagogico, nel 2005, per poi frequentare, per brevissimi periodi, i corsi della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Accademia di Belle Arti.
Autodidatta, ha curato la sua formazione culturale non solo attraverso l’esercizio della parola scritta, sia in prosa che in poesia, ma anche attraverso la pittura.
Per l’editore Pagine ha pubblicato componimenti poetici in raccolte collettive e riviste specializzate, per partecipare, poi, a diversi concorsi e mostre collettive di pittura. Nel 2018 vedranno la luce anche un altro suo romanzo e un libro a tematica filosofico esistenziale. “Apocrifo doppio cerchio” è la sua seconda opera.
Nel tempo libero coltiva vari interessi: oltre alla pittura e alla scrittura si dedica con passione anche al canto.
Apocrifo doppio cerchio. Egle e il suo viaggio onirico nella realtà
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Apocrifo doppio cerchio
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