L’incontro tra i sindacati del settore scuola e la ministra dell’istruzione si è svolto il 22 gennaio 2020 e non è andato nel migliore dei versi. Le parti sociali infatti non hanno grande fiducia nel Miur, dal momento che negli ultimi mesi si sono interfacciati con ben tre differenti ministri dell’istruzione.
Dopo gli incontri con Bussetti e Fioramonti ora hanno di fronte una situazione ancora più complessa, dato che lo spacchettamento del ministero e la conseguente problematica della riorganizzazione della struttura.
Al termine dell’incontro con la neoministra, Lucia Azzolina, ai sindacati è risultato chiaro che la direzione non è quella che speravano. Difatti i concorsi docenti, che sarebbero dovuti arrivare in Gazzetta ufficiale nel brevissimo tempo, sembrano essere bloccati per l’assenza delle nomine dei dirigenti. Una situazione che non si risolverà nel breve tempo, dal momento che la divisione del ministero dell’istruzione comporta una nuova organizzazione delle mansioni.
Non solo per tale ragione i sindacati minacciano di scendere in piazza e di dare battaglia, ma anche perché gli aumenti di stipendio, che i docenti tanto attendevano, non hanno fondi sufficienti per essere assegnati.
Incontro sindacati - Miur: gli argomenti di discussione
L’incontro del 22 gennaio con la ministra è stato il primo contatto tra Lucia Azzolina e le parti sociali, che hanno subito messo in chiaro come il lavoro svolto negli incontri del 19 e 20 dicembre non debba andare sprecato. Le parti sociali hanno inoltre spronato la ministra ad accelerare i tempi per quel che riguarda l’uscita dei concorsi e la Azzolina ha spiegato che a breve saranno impostati i tavoli tecnici e politici e soprattutto per quel che riguarda il nuovo modo di reclutare e abilitare docenti si cercherà di trovare soluzioni in poco tempo.
Certo sebbene si cercherà di avere tempi strettissimi e organizzazione dei tavoli veloci di certo nel breve periodo non si avrà l’uscita del bando per il concorso straordinario né per quello ordinario. Difatti i tavoli devono essere ancora stabiliti e si devono ancora decidere tutte le questioni da trattare.
Mancano inoltre ancora le nomine dei dirigenti dell’Usr di quattro diverse regioni e di 10 direttori che rivestono ruoli chiave nel percorso di pubblicazione dei bandi. Un nodo che quindi andrà risolto al più presto. Elementi questi che porteranno via ulteriore tempo prima dell’arrivo dei bandi.
Per quel che riguarda gli aumenti degli stipendi dei docenti invece non sembrerebbe esserci stato un vero e proprio confronto con la ministra, ma emergono anche per questo punto delle informazioni non molto incoraggianti. I fondi stanziati difatti non sarebbero sufficienti per effettuare un aumento di stipendio e anche per questa ragione le parti sindacali sembra che siano sul piede di guerra.
Per il momento però non è possibile sbilanciarsi e si dovrà attendere il prossimo incontro ufficiale per sapere che cosa avverrà e quale sarà la sorte dei tanti docenti. Di certo c’è solo che i sindacati questa volta non si accontenteranno delle sole parole e vorranno passare ai fatti nel brevissimo periodo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Aumento di stipendio bloccato e concorsi in alto mare: i sindacati sul piede di guerra
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