Le ultime news sull’aumento stipendi insegnanti arrivano direttamente dalle parole del ministro dell’Istruzione Bussetti riprese da un intervista che ha rilasciato a OrizzonteScuola. Gli è stato chiesto conto dell’accordo raggiunto il 24 aprile 2019 che prevede gli aumenti stipendiali e, tra le altre cose, anche della spinosa questione della regionalizzazione. Vediamo insieme con Bussetti ha risposto alle domande su queste due questioni specifiche.
Aumento stipendio insegnanti: l’obiettivo è riconoscere la professionalità a livello economico
Secondo l’accordo del 24 aprile gli aumenti stipendiali ci saranno ma alcuni esponenti della maggioranza hanno messo in guardia i sindacati rispetto al fatto che le coperture finanziarie per attuare ciò che è stato concordato potrebbero non esserci. Cosa risponde Bussetti? Il ministro ha affermato che intanto bisogna guardare al risultato complessivo di questo accordo e al fatto che il focus del lavoro ministeriale, ora, è su due questioni: maggiori risorse per il prossimo rinnovo contrattuale e soluzioni specifiche per la questione del precariato (i concorsi che, in teoria, dovrebbero essere indetti entro il 2019). Il lavoro del ministero procede per riuscire ad ottenere ambedue le cose e il riconoscimento a livello economico della professionalità e del lavoro degli insegnanti rimane di primaria importanza. Il ministro ha sottolineato che, come promesso, nell’ultima Legge di bilancio sono stati investiti 1,7 miliardi per aggiungere risorse da dividere tra i docenti allo scopo di bloccare la riduzione degli stipendi, già programmata dai governi che hanno preceduto quello attuale.
Bussetti si è espresso, inoltre, anche in merito al ruolo sociale dei docenti, spesso vittime di episodi di violenza sia da parte degli alunni che da parte delle famiglie, affermando che “i docenti non saranno più lasciati soli di fronte a questi intollerabili comportamenti. Il loro ruolo e la dignità della loro figura devono essere ricostruiti. Il Miur si costituirà parte civile in tutti procedimenti giudiziari che riguardino aggressioni agli insegnanti”.
No alla regionalizzazione: “non esisteranno mai una scuola del Nord e una scuola del Sud”
Con queste parole il ministro ha voluto sottolineare come non si arriverà a dividere la scuola, che rimarrà una per tutto il paese. Bussetti ha anche puntualizzato che l’autonomia differenziata non è stata richiesta solo da regioni del Nord ma anche, per esempio, dalla Campania. Inoltre le parole del ministro vanno a toccare anche la questione delle migliaia di assunti che, per via degli effetti del governo Renzi, si sono trovati a centinaia di chilometri da casa propria a causa di un algoritmo gestito male.
Tutto da vedere, quindi, ciò che riguarda l’aumento stipendi insegnanti e dove verranno trovare le risorse per quanto promesso; il ministero sta lavorando alla questione stipendi e, in merito alla regionalizzazione, le parole di Bussetti lasciano pensare che non si procederà verso questa direzione.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Aumento stipendio insegnanti ci sarà? Le parole di Bussetti
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