Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere, viene allo scoperto e spiega che l’anno scolastico ormai è finito. Non si tornerà in aula e le lezioni continueranno ad essere a distanza, dal momento che riaprire a maggio sarebbe eccessivamente rischioso. In Italia sarebbero 8 milioni di studenti, dice la Ministra, gli studenti che si dovrebbero muovere, la maggior parte con mezzi pubblici e percorrendo anche lunghe distanze.
La decisione di aprire le scuole a maggio potrebbe portare ad avere più danni che benefici, dal momento che gli studenti potrebbero trasformarsi in vettori di contagio.
L’eventualità di riaprire a settembre era sul tavolo da tempo e sembra che sia la richiesta degli esperti. Tornando in classe a maggio infatti rimarrebbero poche settimane di scuola da affrontare ancora e si correrebbe un rischio troppo alto per un breve periodo di tempo.
La Ministra dell’Istruzione nell’intervista rilasciata al Corriere ha inoltre messo in luce come il numero delle vittime sia ancora molto alto e che la situazione continui a non permettere di far rientrare i ragazzi in sicurezza.
In questi giorni arriverà quindi il decreto ufficiale che chiuderà l’attività in sede per l’anno scolastico corrente portando a iniziare la Fase 2 per le scuole da settembre. La Azzolina ha messo in chiaro che a settembre non si prendono in esame i doppi turni e che il Miur sta lavorando sin da ora per avere un piano chiaro e ben preciso. Non sembra invece essere sul tavolo l’opzione di far tornare a scuola solo i ragazzi delle regioni meno colpite, altro rischio inutile secondo la Ministra che non prende in esame questa ipotesi.
Non saranno tutti promossi: il passo indietro della Ministra
La Ministra fa un passo indietro per le ultime decisioni sul niente bocciati o rimandati, dato che le lezioni online hanno permesso ai docenti di proseguire con lo svolgimento del programma e gli studenti possono essere interrogati e valutati.
Non ci sarà quindi il tutti promossi di cui invece si era parlato in un primo momento. Gli studenti che meritavano voti alti li avranno, mentre chi non è sufficiente e non merita di ottenere il 6 verrà rimandato a settembre o bocciato. La Ministra aggiunge:
Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate.
Si procederà quindi come di consueto e i docenti potranno assegnare debiti agli studenti meno preparati che poi approfondiranno in estate e mostreranno a settembre la loro preparazione. Al momento questa è solo un’ipotesi dato che non si hanno atti ufficiali. Anche per l’esame di maturità 2020 si potrebbe cambiare strategia e la Ministra non esclude la possibilità che i ragazzi svolgano le prove o la prova in sede, ma anche su questo punto si dovrà attendere l’ufficialità.
Tutte le decisioni dovrebbero arrivare quindi nei prossimi giorni, basandoci sulle parole della Ministra, il governo infatti dovrà prendere una decisione nel breve periodo permettendo così alle famiglie e agli studenti di avere una risposta chiara.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Azzolina ha deciso: non si torna a scuola per quest’anno e non saranno tutti promossi
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